L’ARENA mercoledì 07 marzo 2007 provincia pag. 26



FUMANE. L’accensione di un camino ausiliario ha causato la fuoriuscita di gas polverosi. Molte telefonate in Comune di cittadini allarmati

Nuvola grigia, paura in paese

Rotto un forno della Cementirossi. Il direttore: «È tutto a posto»
Fumane. Una nuvola grigia si è estesa sul paese ieri mattina a causa di un problema tecnico di uno dei due forni della Cementirossi, che ora è fermo e in manutenzione.
«Per evitare di bruciare una macchina abbiamo dovuto spegnere un forno e attivare un camino ausiliario», ha spiegato il direttore della Cementirossi Giuseppe Fais, «quindi c’è stata la fuoriuscita di gas polverosi. Succede raramente che fermiamo i forni, al massimo può capitare due o tre volte all’anno. Ci sono state segnalazioni, sono arrivati i vigili urbani e l’Arpav, la situazione è sotto controllo».
In Comune sono arrivate molte telefonate di gente allarmata che chiedeva spiegazioni, a chiamare sono stati soprattutto i genitori dei bambini che alle 8,30 entrano a scuola: a quell’ora, infatti, si è registrata la fuoriuscita improvvisa di polveri e l’aria di è rimepita cattivo odore, anche se alcuni cittadini riferiscono di aver visto qualche avvisaglia strana già dalla domenica.
«Si è trattato di una sbuffata, da un camino, di gas, polveri ed altro con un odore acre», ha raccontato Mirco Frapporti sindaco di Fumane, «sembrava una densa nebbia che si è espansa sul paese ed è rimasta fino a mezzogiorno, a causa del vento che ha cambiato direzione, cominciando a soffiare, stranamente, da sud».
È stata subito avvisata l’Arpav e sono state richieste analisi, specialmente di So2 (biossido di zolfo), che però sembra non preoccupanti e nei limiti. A giorni dovrebbe giungere la relazione definitiva con i dati precisi. «Si è trattato di un fenomeno anomalo e indubbiamente non positivo», ha continuato il primo cittadino, «nella gestione di questi impianti, può capitare. L’importante è che ci sia il contenimento nell’ambito della gestibilità. Indubbiamente non è stata una cosa simpatica, ma i livelli sembrano non essere preoccupanti». Sono state subito tranquillizzate le scuole materna, elementare e media che si trovano nelle immediate vicinanze del cementificio. «C’è stata molta preoccupazione, ma ora l’emergenza è rientrata», conclude Frapporti. Alcuni cittadini temono, quando il forno ricomincerà l’attività, terminata la manutenzione, un altro «sbuffo» di polveri.
Giancarla Gallo

mercoledì 07 marzo 2007 provincia pag. 26

Grillo attacca la polvere di cemento in Valpolicella

Nello spettacolo a Verona il comico preoccupato per il possibile uso di rifiuti al cementificio
Fumane. Si è parlato anche di Valpolicella, di vini e del cementificio il 1° marzo nella seconda serata dello spettacolo «Reset 2007» di Beppe Grillo al Palasport di Verona. «Reset», come la funzione del computer, vuol dire ripulire dall’inizio, rimettere a posto, risistemare. Il messaggio lanciato davanti a 5000 spettatori, in sintesi, è stato questo: «Il cemento è incompatibile col vino della Valpolicella; la polvere di cemento, che minaccia i vitigni di vini doc, prestigiosi e noti in tutto il mondo, come l’Amarone e il Recioto, deve essere "reset"».
Il breve appello ora è sul sito internet Youtube e sta girando in tutta Italia, tra i fans di Grillo e tra i meetup, che sono sorti un po’ dovunque su iniziativa dello stesso Grillo, per parlare e sensibilizzare sui problemi delle varie città italiane. Con l’occasione sono stati distribuiti almeno duemila volantini per attirare l’attenzione sull’unico cementificio della provincia veronese e sulla possibilità che ha, per legge, di smaltire rifiuti. Il cementificio di Fumane, «che è il maggior centro di smaltimento rifiuti della provincia di Verona è coperto da un silenzio assordante», sta scritto testualmente nel volantino, «non solo da parte della Cementirossi, ma anche delle istituzioni e degli organi di controllo». Nel volantino si chiede espressamente di bloccare lo smaltimento di tutti i rifiuti nel cementificio e di non usare il polverino di pet coke, che fino al 2001 era fuori legge, perché considerato molto nocivo.
La preoccupazione, che ha convinto Beppe Grillo a dare spazio a questo argomento nel suo spettacolo, è che il cementificio possa usare, insieme a tutti gli altri scarti di lavorazione delle varie fabbriche, il «Cdr», il combustibile da rifiuti. Grillo, del problema, si è molto interessato, si è informato ed ha raccolto notizie riguardanti anche altri cementifici del nord, con problemi identici. Il comico ha voluto attirare l’attenzione ancora una volta sul problema dello smaltimento dei rifiuti, un argomento che ben si addice ai numerosi punti «scottanti» messi in evidenza dal Grillo nazionale, che non ha risparmiato nessuno con la sua spietatissima e graffiante ironia (l’inceneritore di Ca’ del Bue e la metropolitana Verona - Legnago).
A Verona esiste dal 2005 un meetup dei grillini, che segnala e informa Grillo sugli argomenti più discussi e controversi della città. (g.g.)