venerdì 14 settembre 2007 provincia pag. 21
FUMANE. Si sono conclusi gli interventi sui due forni del cementificio:
verrà sostituita anche la centralina, per poter misurare meglio le Pm10
Filtri più sicuri e polveri in calo per Cementirossi
PIERANDREA FIORENTINI
di Giancarla Gallo
Filtri più sicuri alla Cementirossi. È la novità di quest’estate per
l’azienda di Fumane, che si sta impegnando ad ottimizzare l’attività
produttiva, ma anche in interventi per rispettare l’ambiente e limitare le
polveri nell’aria. «È stata conclusa in questi giorni l’installazione, che
permette di collegare il camino ausiliario con gli impianti di filtrazione
già esistenti», spiega il responsabile servizi ambientali di Cementirossi,
Pierandrea Fiorentini, sottolineando le difficoltà tecniche incontrate.
«Ci eravamo impegnati con la Provincia ad attivarci entro fine settembre
con interventi per evitare, in caso di anomalie o blackout, fuoriuscite di
polveri o gas dai forni».
Insomma non si dovrebbe più ripetere quello che accadde lo scorso 5 marzo,
quando una nuvola di gas polverosi e maleodoranti stazionò sul paese di
Fumane, a causa della staticità dei venti, quando venne attivato il camino
ausiliario. «In agosto abbiamo concluso l’intervento su un forno e a
settembre sull’altro, fermando prima un impianto e poi l’altro, attivando
le migliorie e le verifiche necessarie. Ora stiamo finendo la messa a
punto». Ma non è tutto.
Sarà sostituita la centralina fissa per il controllo dell’aria,
posizionata da anni sul piazzale adiacente le scuole medie del capoluogo,
di proprietà della Cementirossi ma gestita dall’Arpav. Il nuovo
analizzatore, proveniente dalla Francia, consentirà di misurare le Pm 10
anziché le polveri totali in generale, come succede ora, cosa richiesta da
tempo dalle associazioni ambientaliste.
«Il comune di Fumane ci ha chiesto di sostituire la centralina», continua
Fiorentini, «abbiamo sottoposto al parere di Arpav la nuova
apparecchiatura, che dovrebbe arrivare ed essere installata entro
ottobre».
Intanto sta proseguendo la campagna di monitoraggio condotta dall’Azienda
regionale per la protezione ambientale sulla qualità dell’aria e con
analisi sui terreni e sulle foglie, grazie a diverse centraline mobili,
posizionate in quattro punti del territorio per rilevare anche l’eventuale
inquinamento derivante dalla fabbrica di batterie Exide, ex York. Il
monitoraggio Arpav prevedeva per il cementificio l’analisi ai camini dei
forni, le verifiche del ciclo produttivo e il prelievo di campioni di
tutti i materiali utilizzati in cementeria. «I prelievi sono stati
eseguiti da tecnici dell’agenzia, senza alcun preavviso», afferma
Fiorentini.
Durante l’estate si è fermato l’iter per ottenere tutte le autorizzazioni
ambientali e l’ok dalla commissione edilizia comunale per il nuovo
progetto di ampliamento della cementeria, che avrà un moderno forno a
cicloni alto 92 metri. Intanto si stanno ultimando i lavori del nuovo
impianto di frantumazione nella miniera nel territorio di MARANO, che
consiste in un nuovo frantoio e nastri trasportatori di diversi chilometri
di lunghezza (anche 5 chilometri), che arrivano direttamente nella
cementeria di Fumane, eliminando il traffico veicolare, consistente negli
enormi dumper, grossi camion per cantieri. «Entro i primi di novembre
verranno effettuate le prime prove dell’impianto, che deve essere testato
e collaudato; se tutto è a posto, entrerà in funzione entro fine anno»,
conclude Fiorentini.
venerdì 14 settembre 2007 provincia pag. 21
Fango, tolti
i depositi
dal progno
È stata terminata la rimozione dei sedimenti dal progno di FUMANE e dalla
prognetta Rio della Valle, durata una decina di giorni. L'intervento era
stato richiesto alla Cementirossi con un'ordinanza emessa dal comune di
FUMANE: c'era da togliere il materiale proveniente da monte, sedimentatosi
nel corso degli anni soprattutto nella zona vicina allo scarico delle
acque meteroriche, che oltre all'attività della cementeria, probabilmente
riguardava anche le attività di lavorazione dei laboratori del marmo e
della pietra. Il deposito di fanghiglia si era creato sul lato sinistro
del progno e nei corsi del Rio della Valle. «Attualmente si stanno
effettuando campionamenti di questi rifiuti speciali, che non sono stati
per il momento giudicati pericolosi e le analisi a chiusura
dell'intervento di bonifica per escludere l’eventuale inquinamento
dell'acqua», afferma l'ingegner Pierandrea Fiorentini, responsabile del
settore ambientale della Cementirossi, con sede a Piacenza. «Il materiale
rimosso è stato conferito in una discarica autorizzata e alcuni campioni
sono oggetto di analisi da parte dell'Arpav. Era presente fanghiglia
proveniente anche dal dilavamento delle strade, quindi anche polvere»,
conclude Fiorentini. G.G.
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