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sabato 19 maggio 2007 provincia pag. 26
FUMANE. Valpolicella 2000 denuncia in una pubblica assemblea le
preoccupazioni legate all’attività del cementificio della valle dei progni
Polveri e camion nel mirino
La Cementirossi precisa : «Noi non siamo un inceneritore»
Fumane. «La cementeria ormai c’è, ma quanto ancora deve restarci in
Valpolicella?». Con questa domanda provocatoria Daniele Todesco,
presidente dell’associazione Valpolicella 2000, ha cominciato il suo
attacco senza mezzi termini nei confronti della Cementirossi, durante la
seconda assemblea pubblica, che si è tenuta a San Pietro in Cariano,
perchè a Fumane non è stata concessa la sala. E dal «Dove eravamo
rimasti?» si è subito compreso che ci sarebbe stata un’ideale
continuazione con la prima turbolenta assemblea e un resoconto degli
ultimi fatti.
«Dall’inizio del 2007 il limite di legge di 50 micron di Pm 10, a Fumane,
è stato superato 58 volte, mentre non si dovrebbe superare per più di 35
giorni all’anno. A Fumane, oltre alla grave situazione tipica di tutta la
pianura Padana, dobbiamo aggiungere la ricaduta delle polveri dai camini
del cementificio e i numerosi passaggi di camion, che trasportano sostanze
da smaltire come gessi, ceneri e scaglie di ferro e che fruttano
all’azienda grandi guadagni».
Per trasportare le 122.500 tonnellate di queste sostanze necessitano,
secondo Todesco, almeno 5.100 camion (ogni camion ne trasporta 24
tonnellate circa) per un totale di 10.200 passaggi in mezzo al paese. «E
questo inquina molto» ha continuato ironizzando. «Pensiamo che a pochi
metri dalla fabbrica ci sono le piscine all’aperto, che apriranno il 26
maggio prossimo. Le persone e i bambini che vanno lì cosa fanno? le
inalazioni di polvere? e poi a sera cambia la direzione del vento verso
gli impianti sportivi dove ci sono i ragazzi che si allenano».
Ma Todesco denuncia anche che il contenuto dei camion non viene
controllato e «potrebbe anche verificarsi che si usi il cementificio come
terminale di smaltimento per i rifiuti. Ci vogliono analisi e controlli,
perchè l’inquinamento si è accumulato nel tempo». Tra le richieste
avanzate da Valpolicella 2000 un’accurata indagine epidemiologica sullo
stato di salute dei cittadini e sulla mortalità, non solo a Fumane, ma
anche nei comuni vicini.
Di medicina e salute del resto si è parlato molto grazie a Patrizia
Gentilini, oncoematologa, vicepresidente per il nord Italia dell’Isde
Italia - Medici per l’ambiente, la quale ha presentato una ricca serie di
studi e di letteratura, che hanno dimostrato quanto l’ambiente incida
sulla salute specialmente dei bambini, delle donne incinte e sul
patrimonio genetico. «La maggior parte delle malattie è causata da
condizioni ambientali evitabili», ha detto la Gentilini, che ha
sottolineato la pericolosità di ciò che si brucia.
Tra il pubblico era presente l’ingegner Pierandrea Fiorentini,
responsabile ambientale della Cementirossi, a dimostrare quanto l’azienda
sia presente e attenta ai rischi sull’ambiente e alle esigenze del
territorio. «Bisogna chiarire che il cementificio non è identificabile con
un inceneritore», ha detto Fiorentini, «inoltre le sostanze recuperate non
vengono utilizzate come combustibile ma sono apporti di materia e
consentono di ridurre l’estrazione di marna; le ceneri e le scaglie di
laminazione vengono utilizzate nella produzione del clinker, mentre i
gessi vengono macinati col clinker per produrre il cemento.
L’utilizzo di rifiuti non modifica le caratteristiche del cemento, il
quale anche se preparato con l’utilizzo di materiali di recupero non è un
rifiuto ma bensì un prodotto, né tossico né nocivo. In altri stati europei
le cementerie utilizzano rifiuti assai più che Italia, fino al 30-40 per
cento. Tutto ciò che utilizziamo è autorizzato ed eseguiamo controlli e
monitoraggi delle emissioni, anche al di la di quanto previsto dalla
normativa».
Giancarla Gallo
sabato 19 maggio 2007 provincia pag. 26
Il sindaco s’impegna: «Controlli e incontri pubblici»
Frapporti invita azienda e sindacati a collaborare per utilizzare le
migliori tecnologie
Fumane. Non sono solo le associazioni ambientaliste che hanno a cuore
l’ambiente. Questo si legge tra le righe del documento, preparato dalle
associazioni sindacali legate al Cementificio, Fillea- Cgil, Filca-Cisl e
Feneal-Uil, che si sono incontrate in questi giorni con il sindaco di
Fumane, Mirco Frapporti. La situazione, creatasi in paese dopo i duri
attacchi dell’associazione Valpolicella 2000 e i problemi legati a
possibile inquinamento da parte del cementificio, ma soprattutto per
quanto riguarda le prospettive future dell’impianto della Cementirossi, ha
messo sul chi va là i sindacati, che denunciano la loro preoccupazione.
Nel giro di due anni al massimo, infatti, dovrebbero partire i lavori di
ampliamento dello stabilimento che prevede, tra le altre cose, un moderno
forno a cicloni alto 92 metri. Altro problema per i sindacati è di
garantire i posti di lavoro al centinaio di dipendenti e anche l’indotto,
che ruota attorno all’attività della cementeria, sembra impegnare almeno
altre duecento persone.
La riunione, che è stata richiesta dagli organismi di categoria, ha dato
luogo ad un documento firmato dai segretari provinciali Maurizio Azzalin
per la Cgil, Mario Ortombina per la Cisl e Gianluigi Meggiolaro per la
Uil. I rappresentanti sindacali hanno ribadito al sindaco il costante
impegno da parte dei lavoratori perché venga garantita la sicurezza sul
posto di lavoro, sia all’interno della fabbrica di Fumane che nella
miniera nel territorio di Marano, e il rispetto delle norme relative alle
emissioni in atmosfera. «I lavoratori sono anche e prima di tutto
consumatori, cittadini e genitori e quindi sono anch’essi in prima linea
per la difesa della salute di tutta la comunità», si legge testualmente
nel documento.
Dal canto suo il sindaco di Fumane ha sostenuto la necessità e l’impegno
di controlli estesi sulle emissioni in atmosfera da effettuare con
l’ausilio dell’Arpav e della Provincia. Inoltre ha risposto alla richiesta
di una precisa informazione ai lavoratori e ai sindacati sulle
problematiche relative all’attività produttiva, alle sostanze alternative
usate e ai combustibili. È necessaria una collaborazione tra le parti per
l’applicazione di tecnologie impiantistiche avanzate, le migliori
possibili, allo scopo di limitare le emissioni al di sotto dei limiti
previsti dalle normative. L’Amministrazione comunale si è impegnata ad
effettuare un periodico scambio di informazioni in incontri più frequenti
con le associazioni sindacali e in incontri pubblici. (g.g.)
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