giovedì 25 ottobre 2007 provincia pag. 31
FUMANE. La commissione ambiente ha ascoltato le associazioni
ambientaliste, il piano di escavazione di Marezzane verrà presentato a
Marano il 6 novembre
Cementificio e polveri
servono più controlli
Bisogna tenere sotto controllo l’inquinamento prodotto dal cementificio,
le polveri pesanti e la ricaduta sul territorio, approfondendo le indagini
ai camini e al suolo. È quanto è emerso nel terzo incontro della
commissione ambiente del Comune di Fumane, organismo consultivo di nomina
sindacale, costituito da rappresentanti di cittadini, lavoratori del
cementificio, assessori della maggioranza e consiglieri di minoranza, un
medico di base. Dopo l’incontro con i dirigenti dell’azienda, che hanno
illustrato il progetto di ampliamento dello stabilimento di via dei
Progni, e quello con l’Arpav, che ha presentato i primi risultati del
monitoraggio estivo, martedì sera è stata la volta dell’incontro con le
associazioni ambientaliste.
Erano presenti Michele Bertucco presidente di Legambiente, Manuela
Formenti, responsabile Wwf Verona, Daniele Todesco presidente associazione
Valpolicella 2000, Sandro Campagnola fondatore del sito
www.teladoiolavalpolicella.it e per il Salvalpolicella Raffaele Barbetta,
che ha realizzato il piano di escavazione di Marezzane, essendo membro
della Cogev. Spesso si è fatto riferimento al piano, che verrà presentato
in sala consiliare a Marano il 6 novembre alle 20,30. Dubbi sono stati
espressi in merito alle disposizioni regionali che riducono i tempi per la
presentazione delle osservazioni, che hanno intenzione fare sia Wwf che
Legambiente e Valpolicella 2000; a ciò si aggiunge il fatto che non è
ancora consultabile tutta la documentazione relativa al progetto. «Sia il
progetto di nuovo impianto nella via dei Progni, che quello di Marezzane
suscitano preoccupazione», ha detto Bertucco, «già nel 2000, quando era
stata rinnovata l’autorizzazione per altri 25 anni, si fece in modo che
fosse l’ultima. Invece ora viene presentato un progetto che prevede un
aumento di produzione di cemento del 16% con un grande investimento; la
ditta vuole espandersi ancora per molto. Ciò desta preoccupazione per il
futuro della Valpolicella».
La Formenti ha sottolineato «la preoccupazione per il consumo del
territorio e le modifiche insanabili, a cui si abbina la quella per
l’inquinamento e l’impatto ambientale, nonché il fatto che Marezzane si
trova nel parco regionale; la vecchia normativa è superata, trattandosi di
rinnovo dell’autorizzazione allo scavo». «L’aumento della produzione
determinerà un aumento di inquinamento e di trasporti», ha detto
Campagnola, chiedendo: «Cosa uscirà dal forno a cicloni di 92 metri di
altezza? Disperderà polveri? Servono misuratori di Pm 2,5».
Nell’intervento, spesso polemico, Todesco ha sottolineato diversi aspetti:
quello delle nanoparticelle che minano la salute, l’utilizzo di molti
rifiuti nella cementeria, «cosa che potrà aggravarsi con il forno a
cicloni. Nutro dubbi sui dati Arpav e mi sembra urgente un incontro con i
viticoltori». Anche Antonio Fumaneri, consigliere di minoranza, sollecita
maggiori controlli.G.G.
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