martedì 27 novembre 2007 provincia pag. 27

MARANO. Testo da discutere in Consiglio

Mozione Lonardi
«Non si scavi
a Marezzane»

Provocatoria la mozione che il consigliere Mario Lonardi ha fatto protocollare e che discuterà nel prossimo consiglio comunale. La mozione prende spunto da una delibera di Giunta, approvata all’unanimità, con cui si dà mandato al sindaco di chiedere alla Cementirossi il finanziamento di 250 mila euro per realizzare a Pezza un parco giochi (nelle opere per il triennio 2008/10) e un parcheggio per sei auto.
«Oggi, mentre la Cementirossi presenta una richiesta di escavazione a Marezzane, nel Parco della Lessinia e richiede un rinnovo per altri 24 anni, arriva l’offerta del sindaco di Marano: un parcheggio per 6 auto e un campo giochi in cambio del territorio di Marano posto a nord-ovest del Comune», attacca Mario Lonardi. «Un piatto di lenticchie per l’eredità. L’azienda dirà sì, pensando al suo futuro investimento di circa 60 milioni di euro legato all’approvazione della richiesta di scavo a Marezzane».
«Si prevede di rifare la piazza di Purano. In un altro momento, svincolato dagli scavi, avrebbe avuto senso chiedere un finanziamento alla Cementirossi: come risarcimento per il trattamento subito dalla frazione in 50 anni di scavi».
Nella mozione, Lonardi insiste: «Si invita il sindaco di Marano a porre in atto tutte le azioni possibili per salvaguardare dalle attività di cava Marezzane e il Parco della Lessinia sul nostro territorio».
Ecco i punti in cui si articola il contenuto della mozione di Mario Lonardi. «I comuni di Sant’Anna, Fumane e Marano hanno in progetto l’ulteriore valorizzazione della zona Valsorda, progno di Fumane, rio Baiaghe. Se venisse data la possibilità di scavare, il territorio del nostro comune posto a ovest, partendo dal confine con Fumane a sud, fino a Sant’Anna a nord, sarebbe compromesso. I ripristini, anche fossero fatti con criterio, nemmeno dopo 100 anni ci potrebbero ridare le ricchezze naturali che questo territorio possiede. Inoltre l’amministrazione ha già effettuato investimenti per la valorizzazione dei Coali di Marano, ricadenti nella medesima area geografica e cerca di impedire l’apertura di un cava di lastrame a Girotto».
Quattro conti sul progetto di Cementirossi: «L’azienda prevede che l’approntamento della strada di collegamento e l’estrazione del materiale duri 4 anni; la coltivazione della cava 20 anni: la zona sarà a sua disposizione per 24 anni. Considerato che la concessione data a partire dal 2000 era di 25 anni, 8 dei quali già utilizzati, ci sarebbe uno sforamento di 7 anni. Il cementificio rimedierebbe chiedendo una nuova concessione di 24 anni fino al 2032. Ciò condannerebbe Purano per altri 30 anni».
Lonardi conclude: «In zona ci sono attività agricole biologiche incompatibili con le attività di cava. Il consenso alle attività della cementeria a Marezzane comporterebbe automaticamente la chiusura per tali attività economiche». G.G.