L’ARENA - Martedì 30 gennaio 2007 provincia pag. 29

FUMANE. Il comitato Valpolicella 2000 e gli Amici di Beppe Grillo rilanciano la polemica sull’impianto: assemblea venerdì

Cementificio, nuovo allarme

Coletto: «Non risultano situazioni illegali». L’Arpav: «Dati nella norma»
Fumane. «Un inceneritore in Valpolicella?», così si legge come titolo nel volantino diffuso in tutta la Valpolicella, e soprattutto nei comuni di Fumane e Marano, per invitare la cittadinanza ad un’assemblea pubblica nella sala consiliare del comune di Fumane venerdì 2 febbraio alle ore 21.
Si tratta di un’assemblea indetta dall’Associazione Valpolicella 2000 e dagli Amici di Beppe Grillo - Meetup di Verona, in collaborazione con il Comitato «Lasciateci respirare» di Monselice, per affrontare la questione del cementificio di Fumane e dove verranno presentati dei dati per provare la pericolosità dello stabilimento. Il cementificio è stato più volte contestato per gli scavi, che estraggono la marna, anche ultimamente con una marcia simbolica per salvare Marezzane. Ma è la prima volta che si affronta pubblicamente questo tema: cosa si brucia nei forni del cementificio? I dati sono «pubblici» nel senso che tutti possono andare a richiederli, ma di fatto non li conosce nessuno. E i risultati della ricerca, garantiscono gli organizzatori, sono «inquietanti».
A questo proposito, Luca Coletto, assessore all’ecologia della Provincia (probabilmente parteciperà all’incontro) dice di essere piuttosto scettico perché, precisa, «esiste una normativa che stabilisce cosa si può e cosa non si deve bruciare nei forni e l’Arpav effettua controlli periodici sul territorio trasmettendoci poi i risultati». «E», prosegue, «non mi risulta che finora sia emerso qualcosa di insolito o di illegale, anzi, a questo proposito vorrei aggiungere che i limiti che poniamo a livello di Provincia sono spesso anche più restrittivi di quelli previsti a livello nazionale».
Per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria, l’Arpav, poi, sulla base delle verifiche di luglio, che verranno ripetute prossimamente, il livello delle polveri sottili risulta essere nella media con quello registrato tra la località Cason, al Chievo, e in Borgo Milano. «A Fumane esiste», dice Francesca Predicatori, dirigente dell’Unità operativa Agenti fisici, «un valore leggermente più alto di anidride solforosa». «Il valore riscontrato a luglio», precisa, «è di 2 microgrammi per metro cubo e la normativa a salvaguardia della salute umana prevede che la soglia sia a 125». «È ovvio», prosegue, «che in presenza di un impianto industriale i disagi possono essere diversi, come ad esempio l’incremento del traffico pesante da e per lo stabilimento con conseguente aumento delle polvere sottili ma, ripeto, per il momento, per quanto riguarda l’aria, non risultano esserci valori che possano destare allarme».
Sulla vicenda, intanto, di certo c’è solo il lungo silenzio che ha accompagnato lo sviluppo, dal 1964 ad oggi, dell’insediamento produttivo nella Valle dei Progni. «Silenzio da parte del cementificio», scrivono gli organizzatori dell’assemblea, «che mai si è dato la preoccupazione di informare la popolazione sui suoi processi produttivi e sui rischi connessi; silenzio da parte delle istituzioni trincerate dietro a un complesso legislativo ampiamente lacunoso; silenzio delle associazioni della valle spesso destinatarie di contributi della stessa Cementirossi; silenzio da parte della popolazione a seguito di un processo di assuefazione progressivo e ineluttabile tanto che perfino una piscina a 200 metri dai camini del Cementificio può essere scambiato per una buona e salutare occasione».
La serata di Fumane sarà aperta dagli amici del Comitato «Lasciateci respirare» (www.lasciatecirespirare.it) di Monselice a cui è stato chiesto di spiegare che cosa sia la realtà dei Cementifici e di presentare la propria esperienza che ha permesso, tra l’altro, di scongiurare l’incenerimento dei pneumatici e delle farine animali all’interno dei cementifici della zona. Ma il momento importante della serata sarà costituito dalla presentazione dei primi risultati della ricerca effettuata sulla Cementirossi di Fumane.
Giancarla Gallo
L’ARENA - martedì 30 gennaio 2007 provincia pag. 29

-È nella lista Fai

Marezzane
luogo del cuore
Centoventimila italiani hanno un cuore grande e sensibile, così grande che in esso trovano posto giardini, spiagge, laghi, parchi e boschi: bellezze naturali che sono anche la rappresentazione fisica di tutti i sentimenti, i ricordi e le emozioni che affollano la nostra geografia interiore, quella che ciascuno porta dentro di sé. Questo atlante sentimentale è, dal 2003, il censimento «I luoghi del cuore» organizzato dal Fai: è stato chiesto agli italiani di segnalare un «luogo del cuore» che desiderano salvare o proteggere, o anche solo semplicemente ricordare e far ricordare.
Al 51° posto, con 211 segnalazioni, c’è la collina di Marezzane, collocata nel cuore della Valle dei Progni, all’interno del Parco naturale regionale della Lessinia, è un tutt’uno con il Sito di interesse comunitario di Molina e rappresenta il punto di congiunzione tra la Lessinia e la Valpolicella. È un’oasi naturalistica, habitat di rare orchidee selvatiche (alcune fioriscono solo lì), bosco attraversato da un vajo con cascate, dove nidificano tre tipi di picchi, con testimonianze di architettura cimbra, un’antica «giasara» e una fonte perenne. Marezzane è un luogo meraviglioso in cui la presenza dell’uomo, sedimentata fin dalla preistoria, convive nel rispetto reciproco con la natura e che gli scavi di un cementificio - a cui si oppongono molti abitanti della zona e gli amanti di questo luogo di natura - rischiano di cancellare interamente. La collina di Marezzane diventa così non solo il simbolo, ma il luogo reale dove si può decidere il futuro della Valpolicella e della Lessinia.