L’ARENA lunedì 30 aprile 2007 provincia pag. 16

 

FUMANE. Torna la polemica

Il caso Cementificio
«Incidente coperto»
«No, solo allarmismi
»

Fra Valpolicella 2000 e il sindaco

Fumane. Durissimo attacco da parte dell’Associazione Valpolicella 2000 in seguito alla relazione, inviata in questi giorni dall’Arpav, sull’incidente del 5 marzo scorso al cementificio.
In quella data, a causa di un guasto imprevisto, si erano dovuti fermare gli impianti ed attivare un camino ausiliario, con conseguente fuoriuscita di una nuvola di gas polverosi e puzza di uova marce, che ha stazionato sul paese per tutta la mattina arrivando fino a San Pietro in Cariano e causando una certa preoccupazione.
L’inconveniente, che può capitare anche due o tre volte all'anno, questa volta è stato notato a causa di mancanza di vento. «Si è voluto coprire l’incidente», afferma Valpolicella 2000, «All’Arpav era stato richiesto di definire con precisione che cosa è andato in atmosfera, sostanza per sostanza, di sapere che cosa si stava bruciando in quel momento nella cementeria, effettuando analisi presso i forni, specialmente al camino da dove è fuoriuscito l’inquinante, ma nulla di questo è stato fatto. Per di più l’Arpav non è stata allertata dal Comune, ma da un cittadino. Inoltre, dal rapporto firmato anche dall’agente di polizia municipale, si è appreso che è stato utilizzato, per far defluire i fumi, un camino non dichiarato. Il Comune e l’Arpav tendono sempre a minimizzare questi eventi di inquinamento, dicendo che va sempre tutto bene».
Ma la denuncia più grave, fatta dall’associazione da anni impegnata a chiedere controlli sulle sostanze emesse dal cementificio di Fumane, è rivolta al sindaco: «Non è previsto in questi casi nessun sistema di allertamento per la popolazione, specialmente per i bambini delle scuole. Il sindaco in persona, il 5 marzo, ha rassicurato la direzione didattica che non c’era alcun problema. Invece tra le ore 10 e le 11 la centralina di controllo, posta proprio a ridosso della scuola media, ha segnalato il momento più elevato della caduta delle poveri fuoriuscite, che ha rasentato il limite di legge: 283 µg/mc, una quantità enorme, che corrisponde a 226 PM10. Purtroppo tale picco di ricaduta è coinciso proprio con la ricreazione dei ragazzi ai quali non è stato impedito, visto la tranquillizzazione del Sindaco, di giocare all'estreno e così sono stati esposti ad una dose massiccia di polveri sottili».
E conclude: «Da subito chiediamo che più nessun rifiuto entri presso il cementificio nè come combustibile per i forni, nè mescolato al calcare e alla marna per diventare cemento; che venga immediatamente predisposto un piano di allertamento e informazione della popolazione sui normali incidenti, che avvengono nella cementeria e infine chiediamo di essere sentiti dal Consiglio Comunale di Fumane».
All’accusa di minimizzare, ribatte il primo cittadino, Mirco Frapporti: «Valpolicella 2000 fa solo allarmismo. Non c’era e non c’è problema sanitario. Per fortuna abbiamo una centralina in paese e i rilievi ci dicono che non sono stati superati i parametri di legge, che si tratta di anomalie e stiamo intervenendo appunto sulle anomalie, che possono capitare ad un'industria che opera nella legalità e dà da lavorare a tante persone. Anche l’amministrazione provinciale ha preso posizione per incentivare i controlli e per effettuare ulteriori verifiche».
L’azienda, che ha spesso ribadito la capacità di assorbenza dei metalli pesanti da parte del cemento, aveva già preannunciato interventi per la captazione dei fumi in caso di guasti imprevisti: «Per quanto questi tipi di guasto non siano frequenti, massimo 2-3 volte l’anno, l’azienda ha in ogni caso da tempo deciso di effettuare un intervento aggiuntivo sull’impianto, grazie al quale sarà possibile intercettare i gas e le polveri del camino ausiliario durante le fermate e convogliarle negli impianti di filtrazione in modo da evitare che escano all’aperto. La fase di progettazione ha richiesto diverso tempo a causa di alcuni problemi tecnici legati alle alte temperature dei gas, ora si può passare alla fase di realizzazione nell’arco dei prossimi sei mesi».
Giancarla Gallo