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L’ARENA
venerdì 09 giugno 2006 provincia pag. 23
FUMANE. Polemiche
Centro sportivo
e cementificio
in primo piano
Valpolicella 2000 rilancia
Fumane. Nuova lettera dell’associazione Valpolicella 2000 sui
pericoli legati all’emissioni dei fumi del cementificio. La lettera è
stata inviata al sindaco Mirco Frapporti (con cui ci sono stati scontri,
rettifiche, smentite negli ultimi tempi), all’Arpav, al responsabile
dell’Igiene pubblica dell’Ulss 20 e, per conoscenza, al sindaco di Marano,
Simone Venturini, e al centro Sport
CEMENTIROSSI. Nella lettera si chiedono controlli di tipo
sanitario, analisi, ricerche, monitoraggi, campagne di informazione e
interventi urgenti considerato l’inizio della stagione estiva e l’apertura
degli impianti sportivi del centro
CEMENTIROSSI, che si trova a 200 metri dalla fabbrica.
«La cosa più preoccupante», sottolinea Daniele Todesco presidente
dell’associazione, «è il fatto che sono i bambini a frequentare questo
centro, soprattutto le piscine, con corsi estivi e sconti, grazie a
recenti accordi tra le amministrazioni locali e il centro della
CEMENTIROSSI». Ci vorrebbe un
sistema di rilevamento ambientale adeguato, spiega Todesco. «Per di più il
cementificio è collocata proprio all’imbocco della stretta Valle dei
Progni. Le correnti sono ascensionali durante il giorno, spingono da valle
a monte e proprio in quella direzione sono collocati gli impianti sportivi
della CEMENTIROSSI. In
alcuni momenti paradossalmente e assurdamente l’area delle piscine è
quella maggiormente esposta alla ricaduta di polveri e inquinanti.
«La situazione è resa ancora più assurda in quanto gli impianti sportivi
sono collocati nell’area di transito di centinaia di mezzi pesanti che
entrano ed escono dall’area del cementificio, ingresso collocato proprio a
ridosso degli impianti. E' assolutamente assurda la coesistenza dei due
impianti (cementificio e sportivi). Segnalazioni da noi ricevute hanno
evidenziato anche recentemente fuoriuscite anomale di fumi dal
cementificio e odori acri nell’area».
Grave, secondo Todesco, è anche il fatto che «la popolazione è
completamente disinformata sui rischi sanitari che comporta la fruizione
degli impianti, lamentando che non si sa nulla sulle tipologie e sui
quantitativi di combustibili utilizzati dall’industria, né di rifiuti e
altri materiali immessi negli altiforni».
Dai registri delle emissioni - l’Inventario nazionale delle emissioni e
loro sorgenti e l’European pollutant emission register - che monitorano «i
siti industriali più problematici è possibile rilevare come il
cementificio di Fumane immetta nell’atmosfera annualmente 375 mila
tonnellate di anidride carbonica (CO2) e 1.190 tonnellate di ossidi di
azoto (Nox)», aggiunge.
Il sindaco Mirco Frapporti si dichiara stufo di questi attacchi: «Non ho
ancora ricevuto la lettera, che Todesco evidentemente invia prima agli
organi di stampa per farsi pubblicità. Lui è libero di richiedere
qualsiasi intervento e analisi, io non ritengo di dover ripetere cose già
dette».
Giancarla Gallo
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