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domenica 06 luglio 2008 provincia pag. 28
di Giancarla Gallo
Si è discusso a lungo, in Consiglio comunale a Fumane, sulle due domande
di valutazione di impatto ambientale presentate dalla Cementirossi, per
l’ammodernamento dello stabilimento e per l’uso dei rifiuti nel ciclo
produttivo. E’ stata approvata all’unanimità una delibera predisposta
insieme al Comune di Marano, alla quale è allegata una relazione del
dottor Ettore Sassi dell’Arpa di Piacenza e un documento, preparato
anche questo insieme a Marano, con le osservazioni dei due comuni.
La giunta è stata delegata alla stesura definitiva del testo,
integrandolo con altre osservazioni. Il documento, discusso e approvato
già da entrambi i consigli comunali - dopo un lungo preambolo sugli
aspetti paesaggistici, culturali e ambientali delle zone interessate dal
cementificio - presenta le osservazioni delle due amministrazioni sul
progetto di ammodernamento dello stabilimento di Fumane per quanto
riguarda i passaggi produttivi (clinker, combustibili usati, rifiuti da
smaltire all’interno), ma anche il problema della viabilità e l’impatto
acustico, oltre alle proposte di modifica del progetto della torre che
ospiterà il forno a cicloni.
Più che dell’aspetto estetico e impattante, l’amministrazione fumanese
ha sottolineato la necessità che la torre, alta più di 100 metri una
volta installata, si trovi in luogo aperto, in modo da disperdere
lontano i fumi e le polveri, evitando la ricaduta in zone abitate.
Diversa la posizione di Marano, che vorrebbe la torre incassata tra le
rocce per essere meno visibile. «Questo a tutela della salute dei
cittadini, che è la cosa che ci interessa di più», ha ribadito il
consigliere di opposizione Antonio Fumaneri, trovando tutti d’accordo.
Ed è emerso anche l’impegno di maggioranza e minoranza a lavorare di
comune accordo per rilevare qualsiasi problema e discutere per
ottimizzare ogni aspetto, creando un gruppo di lavoro, come sottolineato
dal capogruppo Daniele Zivelonghi.
Nella delibera approvata si chiede una conferenza dei servizi, come
previsto dalla legge 152, alla quale siano invitati i comuni di Marano e
Fumane e una inchiesta pubblica per l’esame dello studio di impatto
ambientale e delle osservazioni presentate dai due comuni. «L’autorità
competente è la Provincia», ha detto il sindaco Mirco Frapporti, «e si
tratta di una modalità inusuale. C’erano 60 giorni per presentare le
osservazioni; voglio precisare che noi possiamo esprimere solo un parere
di compatibilità da un punto di vista ambientale. Sarà la commissione
edilizia che dovrà valutare il progetto e dare il via libera».
Proprio il fatto che la commissione edilizia non si sia ancora espressa
ha sollevato le contestazioni della minoranza. Domenico Bianchi ha
presentato una lunga serie di suggerimenti da inserire nel documento,
molti dei quali sono in linea con quelli formulati dalla maggioranza.
Fumaneri ha letto alcuni dati della relazione Arpav, rimarcando che a
Fumane «c’è inquinamento e alcuni valori, come quello delle Pm 2,5, sono
più preoccupanti dei dati del Cason a Verona. Sappiamo da dove viene
l’inquinamento, quindi sono contento che la giunta intenda continuare il
monitoraggio dell’aria, da estendere all’acqua».
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