giovedì 11 settembre 2008 provincia pag. 23
FUMANE. L’interruzione dell’elettricità causa un blocco. L’Arpav non ha
riscontrato anomalie
Cementificio, blackout
e una nube di polvere
di Giancarla Gallo
Blackout con fuoruscita di polveri, ieri mattina, alla cementeria di
FUMANE. Il fatto è accaduto tra le ore 7 e le 8. «A causa di un banale
malfunzionamento all’interruttore del trasformatore, si è verificata una
improvvisa interruzione di energia elettrica presso lo stabilimento, le
cui attività si sono fermate senza problemi e secondo le procedure
previste in questi casi», fanno sapere i dirigenti della Cementirossi, i
quali sottolineano che il fatto non ha nulla a che fare con i lavori
eseguiti ai camini ausiliari, che hanno continuato a funzionare. «L’unico
effetto verificatosi è stata una limitata e innocua emissione di polvere,
dispersasi in poco tempo e senza rischi per la salute, tanto che le
centraline di rilevazione collocate a FUMANE non hanno evidenziato alcuna
situazione anomala», fa sapere ancora l’azienda, che ha provveduto a
informare tempestivamente l’Arpav, il Comune di FUMANE e la Provincia.
Numerose, però, sono state le segnalazioni di abitanti di FUMANE, ma anche
di automobilisti che, scendendo dalla strada provinciale da San Rocco
verso il paese, si sono imbattuti in un denso nuvolone. «Prima abbiamo
visto una nube bianca intensa, che poi ha preso una colorazione molto
scura», raccontano alcuni cittadini.
L’episodio ha fatto subito allertare le associazioni ambientaliste. Il
presidente di Valpolicella 2000, Daniele Todesco, ricorda quanto accaduto
il 5 marzo dell’anno scorso, quando una nube acre e marrone stazionò
sull’abitato per ore in mancanza di vento. «Si tratta dell’ennesimo
episodio», lamenta Todesco. «Non abbiamo saputo a che ora siano state
informate le autorità, Provincia, Comune e Arpav. Di certo sappiamo che
nessuno si è recato sul posto per effettuare un sopralluogo, come se fosse
una cosa normale. Purtroppo è da anni che si va ripetendo che è una cosa
normale e per l’ennesima volta la popolazione non è stata in alcun modo
tempestivamente allertata e informata. Il fatto che la nube di polveri e
gas da FUMANE si sia spostata a San Pietro in Cariano sta a confermare che
il cementificio non è un problema di FUMANE soltanto, ma dell’intera
Valpolicella, San Pietro in primis».
Secondo quanto afferma Todesco la maggior parte delle polveri si sono
depositate sulle foglie dei vigneti, dove si sta effettuando in questi
giorni la vendemmia, in prossimità del monte Santoccio. «Chiediamo l’avvio
di una indagine di approfondimento su quello che è successo e di quello
che non è stato fatto».
Anche il primo cittadino di FUMANE, Mirco Frapporti, ha chiesto
approfondimenti e analisi. «L’Arpav ha effettuato la lettura dei rilievi
della centralina che tiene sotto controllo l’inquinamento e non sono
risultati dati o valori allarmanti per quanto riguarda le polveri o
l’anidride solforosa», precisa il primo cittadino. «Si è concordato con
l’Agenzia regionale per l’ambiente che si facciano subito degli
approfondimenti e al cementificio ho chiesto una relazione descrittiva di
quanto accaduto. Attendiamo dunque i risultati di queste analisi che sono
necessarie, ma soprattutto si dovrà quanto prima studiare come sia
possibile ovviare a inconvenienti di questo genere. Comunque, posso
ribadire che non si è prefigurato nulla di allarmante e già alle ore 8.20
è stato possibile intervenire effettuando controlli sui fumi ai camini».