lunedì 13 ottobre 2008 provincia pag. 19

FUMANE. Doppia iniziativa, di segno opposto, legata all’espansione del cementificio: una mostra e la terza camminata

Sei soluzioni anti camion

di Giancarla Gallo

Doppio appuntamento, ieri mattina a FUMANE, nel segno del cementificio: in sala consiliare è stato presentato lo studio di fattibilità per il riassetto della rete viabilistica del paese; sui sentieri di Marezzane si è svolta la marcia pacifica per sensibilizzare la popolazione sul futuro delle colline, che potrebbero diventare area di scavo della marna.
La presentazione dello studio, richiesto dal Comune alla Cementirossi, è stata effettuata dai progettisti della ditta Stradivarie architettura e paesaggio di Trieste con gli architetti Claudia Marcon e Adriano Venudo, dalla Scf Engineering, con l’ingegner Michele Faccioli e l’architetto Uranio Perbellini. In sala consiliare, da sabato e fino a domenica 19 ottobre, è visitabile la mostra che illustra i risultati del lavoro svolto dai progettisti per ridefinire la rete viabilistica di FUMANE, le ipotesi e le soluzioni di riorganizzazione urbana per la razionalizzazione dei flussi di attraversamento dei mezzi pesanti e la messa in sicurezza di pedoni e ciclisti. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13 , il mercoledì dalle 14.30 alle 18. Sono esposti pannelli, grafici, schede, indagini sul traffico, simulazioni e altri elaborati che chiariscono le problematiche e le possibili soluzioni.
Lo studio di fattibilità si struttura in tre parti: nella prima si definiscono le sei scelte viabilistiche con le soluzioni architettoniche e urbane; la seconda parte sviluppa le sei soluzioni viabilistiche e i risvolti territoriali, urbanistici e paesaggistici. La terza parte illustra le valutazioni oggettive effettuate rispetto a questioni economiche, procedurali, tecniche, relazionate alle capacità di riduzione del traffico che ciascuna ipotesi porterà con sè con costi, tempi, manutenzione, e impatto ambientale.
Dopo la presentazione si è svolto un ampio dibattito, protagonisti i cittadini: molti interventi sono stati di contestazione. Un residente in viale Verona ha criticato la scelta di allargare la strada: «Per ampliare il viale mi ruberanno almeno due metri di giardino e quindi la cancellata sarà spostata sotto la mia abitazione, così mi ritroverei i camion sotto casa con tutto lo smog e il rumore conseguente», ha lamentato. «E’ un scelta assurda. Perché devo perdere il mio giardino? Non è ora invece che se ne vada il cementificio, che ci inquina già da quarant’anni? Ci vogliono azioni di una certa incisività, finora si è solo scherzato. Se mi toccano il giardino, mi incateno alla cancellata».
La marcia a Marezzane, alla terza edizione, si è svolta regolarmente anche grazie alla bella giornata, che ha favorito il picnic e l’allegria. Erano presenti almeno 500 persone sui prati, diverse le associazioni ambientaliste e non, provenienti anche dalla città. L’atmosfera era quella della gita, con banchetti per la vendita dei prodotti locali, musica e giochi. Immancabili gli gnochi sbatui cucinati a malga Bianciari, punto di ritrovo.
Un gruppo piuttosto numeroso di cittadini con striscioni è partito dalla piazza del municipio e si è recato a Marezzane a piedi, usando il sentiero. La sala consiliare era già aperta e molti si sono soffermati a guardare la mostra. Una volta alla malga si è svolta la tradizionale passeggiata attorno alla collina di Marezzane.