sabato 14 giugno 2008 provincia pag. 29

FUMANE. I risultati dei monitoraggi dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente parlano chiaro: «Gli allarmi si sono dimostrati privi di fondamento»

Inquinamento, l’Arpav
«assolve» il cementificio

MIRCO FRAPPORTI

di Giancarla Gallo

Non sono emersi dati preoccupanti dal monitoraggio ambientale nel Comune di Fumane, effettuato dal dipartimento provinciale dell’Arpav, in due campagne consecutive. «La situazione è generalmente buona», ha detto la dottoressa Francesca Predicatori, che ha effettuato il monitoraggio, richiesto dall’amministrazione comunale, «nella visione globale è una situazione da mantenere e da migliorare».
Questo monitoraggio, costato 30 mila euro, si è reso necessario dopo gli allarmi lanciati da più parti, soprattutto dalle associazioni ambientaliste. Giancarlo Cunego, dirigente dell’Arpav, ha sottolineato che si tratta di un lavoro unico nel suo genere, condotto nel Veronese, «un lavoro sofisticato, che sta a testimoniare che ci interessa molto la situazione ambientale e sanitaria».
Insomma, nonostante la presenza di due aziende come la Cementirossi e la Exide, che costruisce batterie al piombo, «gli allarmi si sono dimostrati privi di fondamento, ma noi siamo disposti a effettuare un monitoraggio in continuo», ha incalzato il sindaco Mirco Frapporti, che ha inserito nel sito internet del Comune i risultati e i dati delle analisi.
Il monitoraggio è stato fatto sull’aria, con quattro laboratori mobili; sono stati effettuati biomonitoraggi con l’utilizzo di muschi trapiantati (una specie particolare di muschio, che risponde alle sollecitazioni dell’ambiente, è stato appeso in sacchetti per due settimane) e con licheni (organismi sensibili agli inquinanti gassosi presenti nell’aria), con lo scopo di tenere sotto controllo le emissioni del cementificio.
La situazione di Fumane è risultata molto particolare per l’influenza dei venti che spostano le polveri: infatti, la concentrazione di Pm 10 sospese è stranamente uguale sia che il vento soffi da nord, dove c’è il cementificio, che da sud. Sostanzialmente ha un grado di «naturalità media» nella zona più densamente abitata, e una zona di ricaduta più forte vicino alle piscine.
Uno dei dati più elevati, comunque all’interno dei parametri di legge, è risultato quello relativo alla presenza di piombo nelle vicinanze della fabbrica Exide, che di recente ha chiesto il rinnovo delle autorizzazioni ambientali. Il sindaco ha già preso accordi con il dirigente dell’azienda, che costruisce batterie, per un incontro allo scopo di tenere la situazione sotto controllo.
Non mancano comunque, in quantità entro i limiti autorizzati, tracce di sostanze come lo zolfo, le diossine (presenti con 0,7 picogrammi per metro quadro) e naturalmente l’anidride carbonica, della quale ne vengono emesse in atmosfera ogni anno 175 mila tonnellate.
«Siamo soddisfatti dei risultati dello studio ampio e accurato, mirato all’attività di Cementirossi, che l’Arpav ha presentato», ha spiegato l’ingegner Pierandrea Fiorentini. «I dati certificano che l’attività dello stabilimento non comporta problematiche per la salute pubblica e l’ambiente. Il monitoraggio convalida ciò che era già noto a tutti coloro i quali hanno seguito l’attività del cementificio in modo sereno e senza pregiudizi. Cementirossi proseguirà in ogni caso nel dialogo: la ricerca è per noi il punto di partenza per altri futuri monitoraggi periodici».

sabato 14 giugno 2008 provincia pag. 29

L’INCONTRO. Aperto un confronto fra l’amministrazione comunale e gli autotrasportatori

I camionisti cercano
la ricetta anti polveri


L’amministrazione comunale è decisa a risolvere o migliorare il problema del traffico pesante da e per il cementificio, che passa in centro, davanti al polo scolastico. Nelle ore di punta, dalle 9 alle 10 e dalle 18 alle 20, transitano quasi 400 camion; un numero che cala nelle altre ore. La media dei passaggi giornalieri sfiora comunque i 250 veicoli.
Sull’argomento si è svolto un incontro con gli autotrasportatori, riuniti in consorzio. Quasi tutti, il 90 per cento circa, sono ricollegabili all’attività della Cementirossi, soprattutto al trasporto del cemento finito. «C’è stato un confronto chiaro», ha raccontato il sindaco, Mirco Frapporti, «sono stati informati sulle problematiche legate a questi passaggi e gli autotrasportatori si sono dichiarati disponibili a interagire per migliorare la situazione».
Per quanto riguarda la velocità su viale Verona, l’accesso al paese, gli autotrasportatori hanno chiesto di abbassare il limite a 40 orari; sono stati valutati eventuali strumenti di controllo della velocità, soprattutto la lettura dei dischetti presenti su ogni mezzo pesante. Per quanto riguarda le polveri, si è concordato di adottare anche altre misure come una pulizia più frequente delle strade, soprattutto del viale principale, per ridurre le Pm 10 nell'aria. Il traffico, specialmente dove è più caotico, determina infatti una elevata presenza di polveri; a questo si aggiunge l'inquinamento determinato dallo sfregamento degli pneumatici sull'asfalto.
«Come amministrazione abbiamo chiesto che tutti i mezzi vengano rinnovati o sostituiti con nuovi veicoli Euro 3 o Euro 4», ha continuato il primo cittadino. «Quasi tutti quelli attualmente usati dal consorzio, comunque, sono già in possesso di queste caratteristiche, con un basso impatto emissivo». Estremamente positivo, dunque, questo confronto: «E’ un primo passaggio, non conclusivo, vogliamo continuare nel confronto e nella ricerca di ogni mezzo per ridurre il problema», ha detto Frapporti.
E’ stato stabilito un nuovo incontro tra autotrasportatori e amministrazione comunale, con la presenza dei tecnici del cementificio, per valutare quali misure ulteriori possano essere adottate dai camionisti, in particolare quelli non del paese. L’attuale giunta di Fumane è contraria alla costruzione di strade alternative, che necessitano di gallerie sulle colline, ritenendo non critico il numero dei mezzi pesanti in circolazione. G.G.