venerdì 18 gennaio 2008 provincia pag. 29
FUMANE. Il Consiglio comunale ha approvato lo studio di impatto ambientale
e il documento sottoscritto con Marano
Marezzane, via libera
all’operazione-scavi
MIRCO FRAPPORTI
di Giancarla Gallo
Anche il Consiglio comunale di Fumane ha espresso parere positivo allo
studio di impatto ambientale del progetto di escavazione mineraria nella
zona di Marezzane e al rinnovo della concessione per il monte Noroni,
presentato da Cementirossi, approvando all’unanimità il documento con le
numerose richieste di mitigazione e compensazione ambientale concordato
con il vicino Comune di Marano.
Di nuovo, rispetto alla seduta maranese, c’è il fatto che dalle minoranze,
ma anche da alcuni consiglieri di maggioranza, è emersa la richiesta di
chiarire i termini dell’autorizzazione di scavo.
«Vogliamo garanzie perché il rinnovo della concessione, sottoscritto nel
2000 dal ministero per altri venticinque anni, scada effettivamente nel
2025», ha messo in chiaro Domenico Bianchi.
Allo scopo le minoranze hanno chiesto una sospensione della seduta
consiliare per qualche minuto, al termine della quale si è votato di dare
mandato al sindaco Mirco Frapporti di verificare i termini della
questione.
E proprio su questo ci sarà da discutere, perché l’azienda nel suo studio
fa capire chiaramente che i venticinque anni dovrebbero partire dal
momento in cui viene approvato il piano di coltivazione. Quindi, se la
valutazione di impatto ambientale riceverà il via libera quest’anno, o nel
2009, per altri venticinque anni, si andrebbe a finire nel 2033, e non nel
2025.
La seduta consiliare si è aperta con le parole del sindaco Frapporti, che
ha rivolto un «pensiero alle vittime sul lavoro della Thyssen-Krupp, visto
che recentemente il consiglio comunale di Fumane ha votato un ordine del
giorno sulla sicurezza nei cantieri». Poi ha letto integralmente il
documento preparato con Marano, su cui si è aperta la discussione.
«E’ un risultato molto importante che si sia giunti a un documento comune,
che riporta le firme congiunte delle due amministrazioni interessate
all’estrazione della Cementirossi», ha sottolineato il primo cittadino,
che ha ricordato gli ultimi incontri della commissione ambiente, a cui si
sono aggiunti ultimamente altri sette cittadini fumanesi.
La commissione, che sta valutando le varie problematiche legate
all’inquinamento del cementificio e al nuovo impianto, ha partecipato lo
scorso 12 gennaio, insieme ai consiglieri comunali, al sopralluogo che si
è svolto all’interno del cementificio e sull’area di Marezzane. Il Comune
di Fumane aveva dato l’incarico alla biologa Paola Modena di presentare
alcune osservazioni, che sono poi entrate a far parte del documento
comune; le osservazioni dell’associazione Valpolicella 2000 sono già state
trasmesse in Regione, come quelle della Comunità montana, che ha espresso
parere negativo al progetto di escavazione di Marezzane.
Il primo cittadino ha informato che ci vorrà un’apposita convenzione per
regolare i rapporti tra Cementirossi e i due comuni, in cui precisare le
misure di compensazione, le modalità di monitoraggio ambientale, acustico
e di qualità dell’aria; inoltre, si è dichiarato disponibile ad accogliere
la richiesta di un incontro congiunto tra le due amministrazioni di Fumane
e Marano.
Nel corso della serata, dove non sono mancate le polemiche del consigliere
Antonio Fumaneri, che ha contestato l’impianto e ha ribadito: «Non voglio
sentimrmi condizionato nel voto da ciò che è stato deciso a Marano».
Fumaneri ha poi sottolineato aspetti quali il problema del traffico dei
mezzi pesanti, della qualità dell’aria, dell’impatto visivo dalla strada
che congiunge Cavalo a Paroletto, nonché il fatto che Marezzane si trova
nel territorio del Parco regionale della Lessinia e per questo c’è ancora
pendente un ricorso presentato nel 1999 dall’Ente Parco.
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