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domenica 21 settembre 2008 provincia pag. 33
FUMANE. Nessuna tangenziale ma sistemazione di viale Verona
Traffico, ecco il piano per la nuova viabilità
di Giancarla Gallo
È stato presentato al Consiglio comunale ieri mattina lo studio di
fattibilità per il riassetto della rete viabilistica in centro al paese
finalizzato all’individuazione di ipotesi e razionalizzazione dei flussi
di attraversamento del traffico pesante con messa in sicurezza.
Il lavoro, commissionato dalla Cementirossi su indicazione
dell’amministrazione comunale, è stato svolto nell’arco di sei mesi
dalla Stradivari(e) Studio di architettura e paesaggio di Trieste. Il
problema del passaggio dei mezzi pesanti nel paese è stato molto
discusso negli ultimi tempi ed è stato oggetto di molte polemiche: la
collocazione del cementificio determina una situazione di «imbuto» per i
flussi di attraversamento, in quanto i mezzi pesanti sono obbligati a
percorrere l’unica arteria di collegamento disponibile, ovvero viale
Verona. La criticità è determinata soprattutto dall’intersezione tra
questa e via dei Progni, dove si trova l’edificio delle scuole
elementari proprio a ridosso dell’incrocio.
Si è ancora in una fase interlocutoria e lo studio, che è stato
riconosciuto di alto livello, verrà presentato a breve anche alla
popolazione. Il Consiglio comunale ieri ha praticamente dato delle
indicazioni sulle priorità: non è stata presa in considerazione la
realizzazione delle due tangenziali est ed ovest per gli alti costi (51
milioni di euro l’una e 41 milioni l’altra con altissimi costi di
manutenzione annua entrambe sui 90 mila euro). È stata data invece la
priorità alla sistemazione del viale Verona con la realizzazione di
percorsi pedociclabili e lo spostamento delle scuole elementari
fatiscenti, per cui l’amministrazione ha intenzione di iniziare subito i
lavori. Valutazione positiva è stata espressa anche per quanto riguarda
il nastro trasportatore di chilometri 2,2 che trasporterebbe il
materiale (cemento) dalla fabbrica fino ad un piazzale di un ettaro
realizzato all’ingresso del paese. Qui vi sarebbero sei silos di 17
metri di altezza (realizzati in trincea o completamente sotto terra per
evitare l’impatto) da dove i camion si caricherebbero e prenderebbero la
superstrada, senza attraversare il paese. La riduzione del traffico
sarebbe del 35 per cento.
Altra proposta giudicata interessante è stata quella di utilizzare 31
motrici elettriche nel piazzale all’ingresso del paese a cui verrebbero
agganciati e trainati tutti i camion di passaggio nel centro del paese,
sia in andata che al ritorno. «Chiediamo la costituzione di un tavolo di
discussione a cui parteciperanno anche i capigruppo delle minoranze, la
Cementirossi e la Provincia», ha affermato il sindaco Mirco Frapporti,
che ha sottolineato la necessità della contrattazione con l’azienda
stessa. Ma le minoranze non sono d’accordo.
«Queste sono soluzioni parziali, se non si fanno interventi radicali
come le tangenziali con i tunnel sui colli, il traffico in paese sarà
sempre elevato», ha detto Domenico Bianchi, «bisogna guardare in
prospettiva: la Cementirossi sta facendo grossi investimenti, quindi ha
intenzione di restare qui almeno altri cento anni. Che aumento ci sarà
di traffico una volta che il cementificio potrà smaltire i fanghi dei
marmi e usare altre materie come combustibile?».
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