giovedì 23 ottobre 2008 provincia pag. 31

FUMANE. La minoranza consiliare all’attacco

Cementificio
e nuova viabilità
sono sotto tiro


Un documento da portare direttamente in Regione: lo stanno predisponendo le minoranze consiliari di FUMANE. Nel mirino ci sono lo studio sulla viabilità, il progetto di ammodernamento del cementificio, ma soprattutto la salute pubblica. «Il termine ultimo di concessione mineraria deve essere il 2025», attacca il capogruppo Domenico Bianchi, «ci batteremo in Regione. La competenza, infatti, è tutta della Regione, il progetto di ammodernamento dello stabilimento non è ancora andato nemmeno in commissione edilizia comunale, è tutto fermo. Si ha l’impressione che se la Cementirossi non avrà l’ok per lo scavo a Marezzane, non ci sarà neanche l’ammodernamento dello stabilimento; non conviene investire una cifra enorme se l’attività si concluderà, come chiediamo, nel 2025».
Contestazioni anche per quanto riguarda la viabilità. «Nell’ultima seduta della Commissione provinciale per la viabilità si è discusso sulle sei proposte presentate nello studio di fattibilità», ha detto Giorgio Girelli, presidente della commissione. «Tutti i consiglieri hanno ribadito che bisogna cogliere al volo quest’occasione e far realizzare a spese del cementificio opere che risolvano totalmente il problema della viabilità a FUMANE, non solo briciole, come ha chiesto il Consiglio comunale. Devono sparire i camion dal centro del paese e bisogna pensare in prospettiva anche ai camion che scendono dalla Lessinia».
La proposta delle minoranze, quindi, è di realizzare una tangenziale a ovest del paese, per Mazzurega. Per quanto riguarda la bretella di FUMANE, di cui si parla da molto tempo, sono stati già stanziati otto milioni, avvisa Girelli.
«Finora non abbiamo mai conosciuto l’incidenza e di quanto aumenterà il traffico nel momento in cui verranno usate altre materie in sostituzione dei combustibili attuali e verranno smaltiti i fanghi dei marmi», aggiunge Bianchi. «Il problema del traffico non deve essere esaminato in base alla viabilità attuale, ma in prospettiva, e connesso alla pericolosità e alla sicurezza. Già adesso i camion pieni di pietra dalla Lessinia scendono e sono costretti a passare davanti al municipio e poi nella strettoia vicino alla chiesa, dove si formano spesso code. Se si sbagliano le scelte ora, si condiziona il futuro di FUMANE e della Valpolicella».
«FUMANE si trova in una posizione di imbuto terribile», si inserisce il consigliere Antonio FUMANEri, «per forza si deve cercare una via fuori dal paese». Ma la preoccupazione riguarda soprattutto la salute, per cui il Comune ha chiesto un’indagine epidemiologica. «Mi sembra che i FUMANEsi non abbiano ancora preso coscienza della realtà dell’inquinamento. Per quanto riguarda l’ossido di azoto, il cementificio ne produce 1500 tonnellate, contro le 11 del traffico e 5,6 prodotte dal residenziale, compresi i camini. Questi valori dovrebbero far riflettere».G.G.