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domenica 08
ottobre 2006 provincia pag. 31
MARANO. Mobilitazione
Marcia ambientalista
per evitare gli scavi
nell’oasi di Marezzane
Il sindaco difende il Cementificio
Marano. Tutte le associazioni ambientaliste - Legambiente,
Italia Nostra, Wwf, Lipu e Valpolicella 2000 - scendono in campo oggi con
una marcia pacifica attorno all’oasi di Marezzane. Obiettivo: evidenziare
la bellezza di un’area che, con molta probabilità, sparirà dalle carte
geografiche. La collina, infatti, ricca di buona marna per fare il
cemento, pur essendo all’interno del Parco naturale regionale della
Lessinia, è nei piani di miniera della Cementirossi, con fabbrica a Fumane
e area di scavo nel territorio di Marano.
Il cementificio, che ha la sua sede a Piacenza, scava in Valpolicella
dagli anni ’60 e ha regolare concessione fino al 2025, quando verrà
ulteriormente prorogata per altri 25 anni, secondo i piani dell’azienda,
che ha già acquistato i terreni anche molto in alto. L’oasi di Marezzane,
che si trova nel cuore della Valle dei Progni e tutt’uno con il Sito di
interesse comunitario (il Sic) di Molina, sopra la Grotta di Fumane, è
ricca di vaj, marogne, fonti, sentieri: oasi botanica, concentrato di
biodiversità e microclimi, ospita diverse specie di orchidee e uccelli, ma
anche una corte settecentesca, fabbricati con affreschi esterni, antiche
giassare.
La marcia - che ha come slogan «Marezzane non si tocca» - intende lanciare
un appello per difendere e cercare di salvare l’oasi dalle ruspe.
«L’iniziativa è stata organizzata per impedire che un’area di grande
pregio all’interno del Parco della Lessinia possa essere distrutta»,
afferma Michele Bertucco di Legambiente, «noi crediamo che meriti di
essere salvata, quindi siamo pronti a confrontarci con il Cementificio.
Insieme dobbiamo lavorare per il 2025, che sia l’ultima autorizzazione per
scavare. La Valpolicella ha già dato per un periodo così lungo, 50 anni.
Ora basta.
«Proprio in questi giorni nell’ambito della Comunità montana c’è un
dibattito in corso su che sviluppo debba avere il territorio. Si parla di
turismo enogastronomico, di prodotti tipici, di ambiente da salvaguardare,
di sviluppo come punto di arrivo. Marezzane è all’interno del Parco, noi
speriamo che prevalgano il buon senso e l’ambiente».
Di diverso avviso il sindaco di Marano, Simone Venturini, che difende
l’attività del Cementificio, inquadrata come attività di miniera
regolamentata dallo Stato e di utilità. Il cementificio, a differenza
delle cave, ad esempio, è un buon interlocutore e attua ripristini
ambientali accurati.
Oggi il ritrovo è alle 9.30 a Malga Bianciari in località Girotto; la
partenza è alle 10. Si potrà fare il pic nic, acquistare prodotti tipici,
assaggiare gli gnocchi di malga, assistere al dibattito sul futuro di
Marezzane. Previste anche iniziative culturali e musica dal vivo. (g.g.)
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