Giovedì 08 Ottobre 2009 PROVINCIA, pagina 22
MARANO. Domenica la manifestazione contro gli scavi nell’oasi protetta e l’inquinamento

Si marcia insieme per Marezzane
C’è tensione per il futuro del cementificio
Il volantino che annuncia la marcia per salvare Marezzane
Per domenica prossima l'associazione Valpolicella 2000 e il comitato Fumane Futura hanno organizzato la quarta edizione della marcia pacifica «Marezzane non si tocca» per difendere l'oasi dagli scavi di Cementirossi, che qui ha rintracciato marna di ottima qualità, materia prima per fare il cemento. L'appuntamento è a Malga Biancari per le 10.30, di qui partirà la passeggiata attorno al colle per vedere le bellezze del panorama sulla vallata, gli scavi in atto e le parti che verranno scavate, una volta ottenuti da parte dell'azienda tutte le autorizzazioni della Regione.
Il ritorno è previsto per ora di pranzo che sarà servito con gli immancabili gnocchi di malga e pomeriggio in musica. Sarà l'occasione per fare il punto della situazione sugli ultimi eventi, per informare su Marezzane e sensibilizzare le persone sul futuro in Valpolicella per quanto riguarda il traffico, causato dai passaggi nel centro paese a Fumane dei mezzi pesanti, che trasportano i rifiuti autorizzati e le prospettive future dell'ampliamento e ammodernamento dell'attuale stabilimento nella Valle dei Progni. Lo scorso anno Marezzane è stata dichiarata uno dei «luoghi del cuore» nel sondaggio del Fondo italiano per l’ambiente. La passeggiata quest'anno viene a cadere in un momento di particolare tensione tra la cittadinanza. Dispetti, volantini oscurati e manomessi, segni intimidatori. Il comitato Fumane Futura sta facendo una raccolta di firme per chiedere la sospensione delle autorizzazioni concesse lo scorso agosto (il 6 e il 20) dall'amministrazione provinciale, che ha approvato le Valutazioni di impatto ambientale all'ampliamento dello stabilimento, con la costruzione della contestatissima torre alta più di cento metri per ospitare il forno a cicloni e all'uso di 122 mila tonnellate di rifiuti all'anno nel ciclo produttivo (scaglie di laminazione, gessi chimici da desolforazione e ceneri pesanti da incenerimento di rifiuti solidi urbani). Mentre continua la raccolta di firme, i dipendenti della Cementirossi hanno diffuso la scorsa settimana un volantino che contesta l'azione del comitato, facendo leva sulla necessità del mantenimento e della difesa del posto di lavoro, ma anche sul fatto che l'aria di Fumane non è poi così inquinata, come si vuol far credere. Nelle ultime settimane si stanno incontrando per valutare la situazione un ristretto numero di vitivinicoltori e produttori di vino, che si dissociano dalla linea prudente del Consorzio Tutela Vino Valpolicella, capeggiato da Luca Sartori. Una serie di incontri è stata effettuata con i dirigenti del cementificio, che hanno dichiarato la loro disponibilità a venire incontro alle richieste delle cantine e dei produttori di vino. La situazione è molto calda, specialmente dopo che la stampa nazionale e inglese hanno diffuso dubbi e preoccupazioni che il cementificio possa diventare in un futuro non molto lontano un inceneritore o bruciare pneumatici inquinanti, come avviene già a Pederobba e Piacenza.G.G.