FUMANE. È passata a maggioranza
in Consiglio la revisione dell’intervento di ammodernamento dello
stabilimento
Cementificio, nuovo progetto
approvato senza le minoranze
Giancarla Gallo
Frapporti: «Dovevamo solo prenderne atto» Bianchi: «Si doveva rinviare la
decisione»
Il cementificio nella valle dei progni
Dopo Marano, anche il Consiglio comunale di FUMANE ha dato il via libera
alla revisione del progetto di ammodernamento dello stabilimento della
Cementirossi e al relativo studio di impatto ambientale. Le nuove linee di
intervento per l’ampliamento dell’azienda nella valle dei progni erano
state presentate lo scorso 22 dicembre in Provincia. La Cementirossi ha di
fatto accolto le osservazioni di miglioramento dell’impatto ambientale
formulate dai comuni di FUMANE e Marano.
Le minoranze FUMANEsi, però, a differenza di quanto successo lo scorso
luglio, si sono astenute. «Non c’era da esprimere un nuovo parere, che era
già stato dato a luglio all’unanimità, con la presentazione delle
richieste nel documento concordato dai due comuni», si è lamentato il
sindaco Mirco Frapporti. «Richieste accettate dall’azienda, quindi perché
questa astensione? Per motivi elettorali, probabilmente. Non era
obbligatorio il passaggio in Consiglio comunale né si doveva mettere
questo punto in discussione, ma solo prendere atto».
Ma su un altro punto c’è stata discussione. «Un’amministrazione a fine
mandato, pur nella sua legittimità e titolarità amministrativa, dovrebbe
esimersi da decisioni, su questo progetto, destinato a condizionare la
vita e lo sviluppo di FUMANE capoluogo per i prossimi decenni, senza aver
esaminato in modo approfondito, responsabile, con cognizioni di causa, e
con serenità d’animo, tutte le problematiche evidenziate», ha detto il
consigliere Domenico Bianchi, che ha sottolineato che è indispensabile che
la popolazione FUMANEse, «adeguatamente informata sulle richieste della
Cementirossi, possa condividere le scelte progettuali presentate,
attraverso una consultazione referendaria».
Il sindaco Frapporti ha reagito, affermando che «è molto grave
un’affermazione del genere: per un principio di democrazia
un’amministrazione ha pieni poteri fino alla fine del suo mandato». E ha
ancora rimarcato: «Per avere corretti rapporti con il nuovo comitato
FUMANE Futura siamo disposti a costituire una commissione dove ci sia la
possibilità di ragionare sugli insediamenti artigianali, industriali e
agricoli del territorio, e avere così una sede dove discutere».
Le minoranze - che hanno chiesto la sospensione dell’esame del progetto di
ammodernamento per una più opportuna valutazione, alla luce delle
osservazioni formulate e degli studi richiesti - hanno sottolineato per la
difesa della salute pubblica «la necessità di avvalersi della competenza
continua di un esperto di alta professionalità». E hanno chiesto di
appurare non tanto il posizionamento della nuova torre del forno a
cicloni, ma di quantificare la dispersione in atmosfera delle polveri.
Per quanto riguarda il traffico, le minoranze hanno affermato che
sistemare solo viale Verona è insufficiente, mentre andrebbe realizzata
un’opera più importante, che risolva il problema per i prossimi decenni.
Il tema della salute merita attenzione: dopo il monitoraggio effettuato
dall’Arpav l’anno scorso, a breve partirà un’indagine epidemiologica, già
finanziata dal Comune, condotta scientificamente.
|