L'ARENA  del 06 giugno 2010

       
FUMANE. Una delegazione di cittadini anche di Marano andrà a Venezia a consegnare un documento con le ragioni del «no» al nuovo impianto della Cementirossi
Scavi a Marezzane, è il giorno decisivo
Giancarla Gallo
Martedì la commissione Via si esprimerà sul progetto del cementificio e il Consiglio deciderà se istituire il parco
Domenica 06 Giugno 2010PROVINCIA,pagina 25
Veduta panoramica del cementificio: gli scavi a Marezzane al vaglio della commissione Via di Venezia Martedì in Regione si gioca un’importante partita per il futuro della Valpolicella. Verso mezzogiorno, infatti, la Commissione Via (Valutazione Impatto Ambientale) è chiamata ad esprimersi sul progetto di scavo a Marezzane (decisione rimandata nella seduta dello scorso 26 maggio su richiesta della Soprintendenza che voleva ulteriori approfondimenti) e tre ore dopo, alle 14,30, si riunisce il Consiglio Regionale per l’ammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare che consente di salvaguardare la Valpolicella costituendovi un Parco regionale.
Insomma, una semplice «coincidenza» nella stessa giornata o un controsenso? Il presidente dell’associazione SalValpolicella Pieralvise di Serego Alighieri ha inviato ieri una lettera alla commissione Via «perché si voglia soprassedere ad ogni decisione relativa ai progetti di escavazione, per rispetto della volontà popolare dei quasi seimila firmatari e per evitare di porre il futuro Ente Parco di fronte a decisioni già assunte e non più modificabili su temi di assoluta importanza relativi alla pianificazione territoriale e alla salvaguardia delle valenze naturalistiche, su cui il futuro Ente Parco dovrebbe essere tenuto a pronunciarsi».
Per esprimere il loro dissenso allo scavo di Marezzane martedì una delegazione di dodici cittadini di Fumane e Marano consegnerà direttamente a Venezia nelle mani dei commissari una relazione di 18 pagine, documento chiamato «Dodici buoni motivi per bocciare gli scavi a Marezzane», una sorta di vademecum in cui sono contenuti motivi tecnici e politici perché la Regione respinga il Progetto della Cementirossi. Come 12 cavalieri dell’antica contea della Valpolicella o 12 apostoli del territorio, porteranno anche prodotti locali: vino, formaggi, ciliegie, olio.
Verranno consegnate anche le quasi 3000 firme di cittadini che hanno sottoscritto una petizione contro le autorizzazioni finora rilasciate. A riprendere l’azione di protesta ci sarà Rai3 e il video verrà messo in rete. Il documento è già stato inviato alle sedi interessate per e-mail. Intanto, dopo la lettera inviata in Regione dal sindaco di Marano Simone Venturini con la quale si sollecitano i lavori nell’oasi, è partito un tam tam informatico per richiedere al presidente della Regione Luca Zaia di respingere tale progetto. Nei primi due giorni sono state oltre 500 le e-mail inviate da persone, aziende, associazioni, realtà del turismo e del mondo vitivinicolo.
Continuano le polemiche, anche dopo la trasmissione Report sul cementificio in Valpolicella andata in onda il 23 maggio. Il capogruppo di minoranza di Marano Paolo Zardini, a nome di tutti i gruppi di opposizione, ha presentato un’interpellanza scritta al sindaco Simone Venturini. «Abbiamo bisogno di trasparenza in una situazione di grande ambiguità, in merito al conflitto di interesse che sembra esserci tra il nostro sindaco, membro del consiglio di amministrazione della Tecnital che lavora con la Cementirossi, quindi chiediamo cosa l’amministrazione intenda fare, se c’è ancora fiducia tra elettore e amministrazione. Non si sta capendo più nulla», afferma Zardini. [FIRMA]
 

BASTA FALSITÀ. Rischia di finire in tribunale il botta e risposta sempre più acceso tra Ce
Domenica 06 Giugno 2010PROVINCIA,pagina 25
BASTA FALSITÀ. Rischia di finire in tribunale il botta e risposta sempre più acceso tra Cementirossi e associazioni Valpolicella 2000 e Fumane Futura.
Cementirossi, in riferimento alle affermazioni trasmesse da Report in onda su Rai Tre domenica 23 maggio e ribadite nelle lettere di cui diamo conto in questa pagina, ricorda: «Continuare a comunicare falsità è estremamente lesivo per l’immagine dell’azienda e ci tuteleremo nelle sedi più opportune».
Per quanto riguarda la questione delle emissioni che verrebbero prodotte dal nuovo impianto, Cementirossi dice: «È falso insinuare che vi sia un potenziale incremento della potenza e capacità emissiva dell’impianto dopo l’ammodernamento. Grazie alle nuove tecnologie, infatti, l’impianto sarà in grado di contenere ulteriormente le emissioni rispetto a quelle attuali, che rientrano comunque nei limiti di legge».
La posizione di Cementirossi e delle due associazioni è molto distante anche sulle presunte discariche nella concessione mineraria Monte Noroni. «Siamo stati noi i primi a segnalare a tutte le autorità», dice Cementirossi, «i racconti risalenti a fatti degli anni Ottanta e abbiamo ribadito la disponibilità a collaborare anche per la nuova segnalazione del 19 aprile».

In due lettere denuncia i danni di fumi e polveri
Domenica 06 Giugno 2010PROVINCIA,pagina 25
Intanto l’associazione Fumane Futura diffonde una lettera aperta per difendersi dalle accuse di Cementirossi di aver dichiarato falsità; l’azienda peraltro minaccia querela. «Hanno smentito le cose dette a Report da me», comincia il presidente di Fumane Futura Mimmo Conchi, «sulla capacità emissiva che avrà il nuovo impianto. Dicono che è tutto falso, ma hanno scritto loro che le emissioni di fumi ammonteranno complessivamente a 240mila metri cubi. Praticamente sarà come affiancare un terzo forno agli attuali con un incremento di portata del 50 per cento, come ho dichiarato a Report e lo ribadisco. È abbastanza deluso Mimmo Conchi dalle continue accuse di falsità. «Quando non sanno più come difendersi, dicono che sono tutte falsità messe in giro per screditare l’azienda con la minaccia di querela, ma anche questo è il vecchio gioco del potente che vuole intimorire il cittadino che non si piega al silenzio. Guai ad opporsi ai disegni milionari della Cementeria», sbotta Conchi, «guai a parlare, guai a segnalare rischi per la salute dovuti all’utilizzo di centinaia di migliaia di rifiuti industriali: dicono che si fa allarmismo ingiustificato. L’azienda sembra sappia quello che fa e lo fa per il bene di tutti. Salvo poi non sapere più nulla quando si scopre che ci sono discariche abusive nella sua proprietà e a denunciarle è proprio un loro dipendente. È da tre mesi che non ci sono più notizie. Erano sepolti dei fusti, come si legge nel verbale della Conferenza dei Servizi del 4 marzo scorso o altri contenitori? Ma, soprattutto, cosa c’era dentro? Perché il dipendente ha atteso più di vent’anni a parlare? E il dottor Zorzin, come si legge sempre nel verbale del 4 marzo, ha potuto "verificare l’eventuale stato di contaminazione" delle acque? E le altre segnalazioni di discariche, questa volta a Fumane, sono state verificate da qualcuno? C’è qualcuno che relaziona la cittadinanza? Sperare che siano i sindaci a tutelare i loro cittadini è utopia, impegnati come sono a compiacere l’azienda: uno tace e l’altro acconsente», conclude la lettera
Anche Francesco Quintarelli di «Vivi la Valpolicella» solleva il problema in una lettera aperta, confrontando le situazioni dell’inquinamento da eternit-amianto, con quella delle emissioni da cementifici, che usano rifiuti. «Il cementificio di Fumane, produce polveri inquinanti che si depositano in tutta la Valpolicella, con pericolo per uomini e prodotti. Ora la Cementirossi dice che con il progettato impianto ridurranno le polveri di circa il 30 per cento. E l'altro 70 per cento dove va? Si dovrà (come per l'Eternit) aspettare 40 anni per costatare che le polveri sottili depositate dal Cementificio avranno diffuso tumori e altre disgrazie?» si chiede Quintarelli. «Non sarebbe meglio fare il nuovo cementificio in luogo meno abitato, meno produttivo, meno pregiato?».G.G.