FUMANE. Il comboniano già direttore di Nigrizia al convegno sul futuro della Valpolicella

«Rifiuti? Il Nordest non è meglio del Sud»

Giancarla Gallo
Folla per padre Alex Zanotelli «Le ceneri pesanti sono pericolose, non vanno mischiate col cemento per le nostre case»
Sabato 10 Aprile 2010 PROVINCIA, pagina 36 e-mail print «Pensavo che nel Nordest, per quanto riguarda i rifiuti, ci fosse una situazione migliore che nel napoletano». Così comincia il suo intenso intervento padre Alex Zanotelli all’incontro organizzato dalle associaciazioni Valpolicella 2000 e Fumane Futura sul «Futuro della Valpolicella», in merito alla presenza del cementificio e all’uso di rifiuti. Dopo l’introduzione dei due presidenti delle due associazioni, Mimmo Conchi e Daniele Todesco, che hanno fatto il quadro della situazione soffermandosi sull’ammodernamento dello stabilimento, con la realizzazione del forno a cicloni dentro una torre impattante di 103 metri di altezza, si sono susseguiti al microfono il dottor Marco Caldiroli di Medicina democratica, che ha parlato di autorizzazioni, limiti e salute, e ancora una rappresentante del comitato Aria Nova di Pederobba, dove si trova un altro stabilimento Cementirossi in cui si bruciano 60 mila tonnellate di pneumatici l’anno, più di qualsiasi altro stabilimento in Italia e all’estero. Moltissimi erano i gruppi, ambientalisti e non, presenti all’incontro nell’impianto di surmaturazione delle uve di Fumane, dove erano stipate quasi 450 persone, venute principalmente per capire se c’è inquinamento e se il cementificio diventi un inceneritore di rifiuti, ma soprattutto per sentire padre Zanotelli, che ha parlato per ultimo. E l’attesa non è stata vana.
Passione e sofferenza per come stanno andando le cose in Italia, mancanza di sensibilità per la natura che dovrebbe essere salvaguardata, la Chiesa che non dimostra questa sensibilità, e i politici neppure: Zanotelli non ha risparmiato nessuno. Più volte il pubblico ha applaudito. «Non aspettatevi più nulla dall’alto, tutto è nelle mani dei potentati economico- finanziari che comandano più dei politici», ha affermato padre Alex, già direttore ed ora opinionista di Nigrizia, «bisogna che la gente capisca, che ci sia più informazione, perché non ci viene detta la verità, non c’è democrazia. C’è paura di parlare, sono meravigliato che anche qui ci sia questo silenzio impressionante sulle decisioni che vengono prese sul cementificio».
«Tutti noi», ha proseguito, «abbiamo accettato come unica legge di vita il mercato e il profitto e la situazione attuale è la conseguenza di questo sistema e di questa cultura. Non importa la salute dei cittadini, importa fare soldi». Zanotelli cita la scritta sul monumento di Monfalcone ai morti per l’amianto: «Li uccise il profitto». Il sistema. Come al sud. «Il problema è più globale», ha continuato, «il profitto sta portando il pianeta alla morte. Alla conferenza di Copenaghen non hanno preso nessun accordo e il surriscaldamento terrestre continua: la situazione è grave, in ballo c’è il futuro del pianeta e della razza umana. Come ecclesiastico non vedo la Chiesa impegnata su questo fronte, è integrata nel sistema e ai modelli di consumo, nessuno viene a confessarsi per aver peccato contro l’ambiente».
Padre Alex parla di «biocidio», cioè stanno uccidendo la vita, e di «geocidio», uccidendo la terra, senza principi morali. «La prima Bibbia è la natura, il creato così bello. Bisogna recuperare la sacralità degli alberi, la terra è viva; il primo tradimento è la mercificazione di tutto e lo stiamo pagando con la morte».

L’alternativa è arrivare a rifiuti zero
Sabato 10 Aprile 2010 PROVINCIA, pagina 36

«L’alternativa c’è», dice padre Alex Zanotelli, «ed è arrivare pian piano a rifiuti zero, come hanno decretato nel comune americano di Seattle, al 70 per cento di raccolta differenziata; l’umido deve diventare compost per la campagna, il resto va riciclato. Dobbiamo trovare altri sistemi per ridurre i rifiuti, questo sitema è insostenibile. E soprattutto ci vuole sobrietà, eliminare gli imballaggi e i sacchetti di plastica, avere responsabilità verso i nostri figli e nipoti». E conclude: «Le ceneri pesanti sono molto pericolose, non devono essere messe nel cemento per fare le nostre case. Sotto tutto questo ci sono guadagni pazzeschi. Dobbiamo porci la domanda: i governi sono lì per fare arricchire di più i già ricchi o per salvaguardare la nostra salute?».
Padre Alex Zanotelli quindi suggerisce: «Bisogna mettersi in rete per diffondere le informazioni e qui va fatto un consiglio comunale aperto a tutti i cittadini di Fumane, per discutere la situazione del cementificio e anche dei rifiuti».
Zanotelli ha fatto riferimento alla sua Napoli e alla tragedia della Campania: «Il problema rifiuti non è stato risolto. Soprattutto non si parla dei rifiuti tossici che prima andavano in Somalia e ora li seppelliscono nel trinagolo della morte, Agliano, Giuliano, Acerra; producono diossina, creano tumori. La gestione dei rifiuti ordinari è nelle mani della camorra, dei colletti bianchi e delle istituzioni e siamo in emergenza da 15 anni».G.G.