L'ARENA  del 16 giugno 2010

       
VIABILITÀ. Convocati in Provincia i sindaci della zona, chiamati a sottoscrivere l’impegno di presentare in Regione un protocollo d’intesa sulle opere da realizzare

Valpolicella, sei strade «scaccia traffico»
Vittorio Zambaldo
Tra le proposte il collegamento al futuro tunnel delle Torricelle e le circonvallazioni di Negrar, Fumane e San Pietro in Cariano
Mercoledì 16 Giugno 2010 PROVINCIA, pagina 25 e-mail print Sei nodi di viabilità da risolvere in Valpolicella e primo incontro in Provincia dei sindaci con il presidente Giovanni Miozzi, Samuele Campedelli, assessore alla programmazione e pianificazione territoriale e finanza di progetto e l’ingegnere Elisabetta Pellegrini, dirigente dell’area programmazione e sviluppo territoriale.
In due ore, in piedi attorno a un tavolo, con la mappa del Piano territoriale di coordinamento provinciale della Valpolicella distesa sopra, sono emerse criticità e ipotesi di soluzione, alcune già sentite, altre nuove del tutto, ma sulle quali è stato perentorio il presidente Miozzi: «Diamo tempo un mese all’ingegnere Pellegrini per formalizzare il piano e stendere un protocollo d’intesa. Prendiamoci l’impegno di ritrovarci entro il 31 luglio dove dobbiamo già arrivare convinti per la firma dell’accordo. Dovrà essere chiaro che cosa possono fare i Comuni; come possano intervenire i privati; la quota parte della Provincia. Solo con questo accordo avremo la forza di presentarci in Regione e chiedere un finanziamento per la parte che resta da coprire. Se andiamo ora, con opere per 80 milioni di euro e chiediamo di finanziarcele ci prendono per pazzi e torniamo a casa a mani vuote», spiega molto eloquentemente il presidente.
I consensi sono venuti da tutti gli amministratori presenti: dai sindaci di Fumane Domenico Bianchi, di Sant’Ambrogio Nereo Destri, di San Pietro in Cariano Gabriele Maestrelli e di Marano Simone Venturini; dal vicesindaco di Pescantina Maurizio Galvanini e dall’assessore di Negrar Giovanni Zanotti.
Ed ecco allora da dove partire. Anzitutto dalla città. È uscita dall’assessore Campedelli l’ipotesi di imporre in sede di Valutazione di impatto ambientale del traforo delle Torricelle l’obbligo di by pass completo per l’abitato di Parona come opera di compensazione: si risolverebbe così il problema di flusso verso la città e di uscita dalla stessa, convogliando ben più utenti nel tunnel con un vantaggio economico in termini di passaggi anche per chi investe nel traforo.
Il secondo collegamento da costruire interessa il territorio di San Pietro in Cariano, ma riguarda ovviamente tutta la viabilità di attraversamento della Valpolicella ed è il collegamento fra la Sp 1 e la Sp 4 nell’area ex Lonardi.
La terza opera interessa la viabilità interna ed è un collegamento in tunnel tra San Pietro in Cariano e Negrar tra le località Linguin e Moron e le due provinciali numero 4 e 12.
Riguarderà in particolare Fumane il collegamento fra l’attuale bretella che arriva dalla tangenziale e il cementificio a nord del paese. «Un’opera che costa 30 milioni di euro ma che può autofinanziarsi», suggerisce Miozzi, «con quote parte distribuite fra Cementirossi e consorzio marmisti, magari con un mutuo ventennale, ma i cui costi potrebbero scaricarsi sui risparmi derivanti dalle minori spese per lo smaltimento dei fanghi di lavorazione». Infatti attualmente, come conferma, Nereo Destri, il carbonato di calcio, che risulta dalla lavorazione del marmo va smaltito a bordo di bilici che percorrono 250 km. Il trasferimento in cementificio come sostituto della marna farà risparmiare chilometri per lo smaltimento e metri cubi di colline erose o quantomeno prolungherà la vita dei giacimenti naturali.
La quinta opera presa in considerazione riguarda la viabilità interna di Negrar, con una nuova strada alternativa a ovest del paese per l’impossibilità di riqualificare l’attuale provinciale che lo attraversa.
Il sesto e ultimo intervento infine sarà sulla vecchia strada provinciale della Valpolicella tra Parona e Pedemonte.

 
Campedelli: «Tempi certi e finanziamenti sicuri»
Mercoledì 16 Giugno 2010 PROVINCIA, pagina 25 e-mail print
L’assessore Samuele CampedelliL’assessore alla programmazione e pianificazione territoriale, Samuele Campedelli, non impiega molto a mettere sul tavolo i nodi cruciali della viabilità in Valpolicella: «Anzitutto l’accesso in città; poi la grande mobilità interna in un’area fortemente urbanizzata; la raggiungibilità in tempi decenti dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar, polo di sempre più forte attrazione, e infine l’accessibilità alla Lessinia occidentale senza essere costretti a mettere in pericolo la scuola di Sant’Ambrogio o il centro di Fumane», elenca.
Sulle strade della Valpolicella la Provincia ha calcolato un flusso di traffico di 2300 auto all’ora e le osservazioni dei sindaci, unite alle richieste dei residenti, hanno convinto che è il momento di metterci mano. «Il dialogo con i sindaci è costante perché la Provincia intende essere mediatrice delle istanze del territorio», commenta Campedelli, che aggiunge: «Vogliamo dare tempi certi di esecuzione delle opere e soprattutto certezze sui finanziamenti. Penso soprattutto alle infrastrutture compensative per il tunnel delle Torchiale e alle bretelle che tolgono il traffico dai comuni della Valpolicella».
L’intervento del presidente Giovanni Miozzi, nella riunione tecnica, ha ridato entusiasmo ai sindaci, tanto che Simone Venturini (Marano) alla fine ha potuto commentare: «Aspettavamo questo incontro da vent’anni». E Miozzi ha risposto: «Oggi con i sindaci ci siamo trovati in sintonia sulle linee generali che porteranno ad un prossimo accordo di programma. Questa è una prima risposta che diamo al territorio : non si tratta delle solite promesse politiche ma entriamo nel merito delle questioni tecniche.
Non ci impegneremo nella progettazione di opere faraoniche e difficilmente realizzabili, ma stiamo lavorando ad una serie di piccole infrastrutture immediatamente eseguibili».V.Z.