FUMANE. L’ex sindaco e capogruppo di minoranza attacca il sindaco di Sant’Ambrogio, che ha sposato l’idea della variante per i mezzi pesanti

Frapporti boccia l’idea-tangenziale

Giancarla Gallo
«Sarebbe distruttiva, portatrice di inquinamento ingiustificata dal punto di vista economico e cancellerebbe la qualità della vita del territorio»
Sabato 27 Marzo 2010 PROVINCIA, pagina 36
Divieto di transito ai camion in via del Marmo a Sant’Ambrogio di ValpolicellaL’ex sindaco Mirco Frapporti dice no all’ipotesi della tangenziale di Fumane e critica la posizione espressa dal sindaco di Sant’Ambrogio, Nereo Destri. «La realizzazione della tangenziale ovest, che trova il suo più forte sostenitore nel sindaco-imprenditore Destri, quindi con qualche conflitto di interesse, sarebbe distruttiva, portatrice di ulteriore inquinamento e ingiustificata dal punto di vista economico», attacca Frapporti. «Quaranta milioni di euro sarebbe il costo, la manutenzione avrebbe un costo annuale di circa 60 mila euro. Lo studio, che abbiamo discusso nella passata amministrazione era mirato a capire come risolvere il problema della presenza del cementificio».
Oggi invece, sottolinea l’ex sindaco, l’ipotesi prevede il transito da Fumane di tutti i mezzi, pesanti e non, che scendono dalla Lessinia, dai comuni di Sant’Ambrogio, Sant’Anna d’Alfaedo, Marano e Negrar. «Perché Fumane dovrebbe assorbire tutto questo traffico? E’ forse Fumane terra di conquista? E perché mai tutti gli investimenti fatti dalle amministrazioni comunali, provinciali, regionali statali ed europee che prevedevano e prevedono il transito, in discesa dalla Lessinia, sulle rispettive vallate dovrebbero oggi essere assorbite da Fumane?», si chiede l’ex sindaco.
«Inoltre, sempre stando a quanto asserisce Destri, è possibile che salgano al cementificio 600-700mila tonnellate di cocciame e fanghi all’anno (dati Arpav 2008), pari a circa 25mila camion? Lo sa Destri quanti metri cubi di marna tratta il cementificio? Ne movimenta 500-600mila tonnellate. Se la Cementirossi dovesse trattare tutti i fanghi delle industrie del marmo, sarebbe meglio non tanto che si facesse una galleria ma che si spostasse il cementificio nella zona industriale di Sant’Ambrogio. Semmai, sarebbe meglio fare una galleria - a totale carico degli imprenditori del marmo - dalla val d’Adige direttamente fino al cementificio!».
Scartate simili ipotesi, Frapporti precisa: «Torniamo alla realtà. Destri, che parla probabilmente col consenso del sindaco di Fumane, sostiene che spostando il traffico su Fumane il beneficio per Sant’Ambrogio sarà evidente per l’eliminazione dei pericoli e il taglio dell’inquinamento. Sappiamo che la galleria, pur mantenendo il traffico attuale, porterebbe a un aumento dell’inquinamento a causa della pendenza necessaria della strada. E poi, perché dovremmo produrre una devastazione del territorio per realizzare una galleria ingiustificata? Quale lungimirante amministratore si assumerà tale responsabilità, mettendoci anche i soldi di tutti i cittadini?». Secondo l’esponente della minoranza consiliare, «non si tratta di distruggere solo muri a secco, ma di intaccare un equilibrio territoriale che si è consolidato negli ultimi 40 anni e la qualità della vita di tutti. Chi metterebbe i soldi per l’opera?».
E conclude: «La discussione da noi avviata e aperta dallo studio di fattibilità sulle varie ipotesi di intervento viabilistico (sei) aveva e ha la serietà di permettere la convivenza tra ambiente, territorio, cittadini, produttori e industrie. Quella sulla quale si sta ragionando oggi non ha nessun pregio se non quello di rendere evidenti i ritardi di analisi e di programmazione di tanti amministratori. E un graveo difetto: proporre soluzioni che distruggerebbero la qualità di vita di un territorio ancora in equilibrio, fragile ma in equilibrio».
E conclude: «La proposta di realizzare una tangenziale sotto il santuario delle Salette, tagliando il colle con una galleria, merita l’opposizione di tutti e l’impegno per l’indizione di una vera consultazione popolare dei fumanesi.

«C’è solo la sistemazione della viabilità esistente»

Sabato 27 Marzo 2010 PROVINCIA, pagina 36
L’ex sindaco Mirco Frapporti
«Destri tempo fa ha sostenuto che vorrebbe un unico comune della Valpolicella, ma da qui a decidere anche per Fumane ne passa. E’ il Consiglio comunale che deve decidere, anzi secondo il federalismo, dovrebbero essere rafforzate le competenze dei comuni. Se così è, va detto che il Consiglio di Fumane non si è ancora pronunciato su questi temi, anche se l’attuale sindaco Domenico Bianchi sta raccogliendo firme e va facendo dichiarazioni più o meno chiare», sostiene Frapporti. «Esiste un solo atto amministrativo a Fumane ed è la delibera consigliare n. 35 del 2008. Tale atto è stato fatto proprio dall’amministrazione provinciale al momento del parere in merito all’ammodernamento del cementificio. No alle gallerie, sì alla sistemazione della viabilità esistente e di viale Verona con il trasferimento delle scuole elementari». Nella passata legislatura venne presentato in Provincia un progetto, condiviso dai sindaci della Valpolicella, per realizzare la bretella di Fumane e sistemare la viabilità esistente. La sola bretella comportava una spesa dai 5 ai 18 milioni di euro. «La Provincia, che l’aveva accolta come priorità, non ha ancora la disponibilità per la sola progettazione», continua Frapporti, «figuriamoci per intervenire su un progetto di oltre 40 milioni. La precedente amministrazione di Fumane aveva dato priorità alla sistemazione di viale Verona, al trasferimento e alla realizzazione delle nuove scuole elementari, utilizzando un contributo dell’industria. I nuovi amministratori non solo hanno rinunciato alla scuola, ma pretendono che si approvi un’opera inutile e faraonica, senza beneficio territoriale, con i soldi pubblici, quelli dell’industria dei cementi (non ad esclusivo beneficio di Fumane) e quelli degli industriali del marmo che oggi versano in gravissime difficoltà economiche e di prospettiva».G.G.