L'ARENA  del 01 aprile 2011

       

FUMANE. Incontro tra vertici dell'azienda, della Provincia ed Rsu

CEMENTIROSSI, «posti
di lavoro a rischio»
Preoccupazione di Miozzi dopo la sentenza del Tar
giornale e-mail print Venerdì 01 Aprile 2011 PROVINCIA, pagina 27

Giovanni Miozzi«La situazione della CEMENTIROSSI è attualmente quella più preoccupante e problematica in provincia di Verona per l'occupazione».
Così si è espresso l'assessore provinciale al lavoro, Fausto Sachetto, nell'incontro di ieri pomeriggio a Fumane, caldeggiato dal sindaco Domenico Bianchi, per confrontarsi con tutte le parti in causa dopo la sentenza del Tar Veneto che ha accolto il ricorso delle associazioni ambientaliste, bocciato il piano di ammodernamento, con la costruzione della torre alta 103 metri, e annullato tutte le delibere provinciali che autorizzavano l'uso di rifiuti non pericolosi da mescolare al cemento nel processo di produzione.
Erano presenti alcuni dipendenti, le Rsu e i sindacati; l'azienda era presente con l'amministratore delegato Maurizio Vecchi, il direttore tecnico Giuseppe Fais e il direttore dello stabilimento di Fumane, Claudio Marcon. Preoccupazione è stata espressa da tutti. L'assessore Sachetto si è detto convinto di dover ricorrere al Consiglio di Stato, presentando la mozione in giunta provinciale, per capire bene le motivazioni, in quanto la «commissione Via della Provincia di Verona ha fama di essere molto restrittiva e attenta, quindi va difeso il suo operato», ha detto. Inoltre «in questo periodo di crisi in cui molte aziende chiudono, c'è il rischio di un ridimensionamento della CEMENTIROSSI o di chiusura nel tempo». Il problema dell'occupazione è stato il leitmotiv di tutto l'incontro, insieme al fatto che il progetto di ammodernamento presentato dall'azienda aveva lo scopo di apportare migliorie e di ridurre le emissioni. «Sono allibito dalla sentenza», ha detto laconicamente Maurizio Vecchi, amministratore di CEMENTIROSSI, che ha intenzione di fare ricorso. «È stata bloccata un'azienda che ha intenzione di fare investimenti e miglioramenti per l'ambiente, soprattutto di mantenere l'occupazione». Il vicesindaco di Fumane, Giuseppe Bonazzi, nel suo accalorato intervento ha definito gli ambientalisti come «proibizionisti, perchè bloccano tutto». Anche lui si è dichiarato favorevole al ricorso, perchè «la sentenza del tar contesta nel merito tecnico una decisione della commissione Via, mentre non doveva farlo, altrimenti a cosa servono le commissioni?».
Per Mario Ortombina della Cisl «c'è stata molta ambiguità da parte dei Comuni sin dall'inizio», ha detto. «La situazione è molto articolata, perchè in gioco c'è anche l'autorizzazione per lo scavo a Marezzane, su cui pende un altro ricorso. Si dovrebbe proporre un tavolo di confronto anche con la cittadinanza».
Anche Stefano Facci della Cgil ha sottolineato la necessità di trovare interlocutori e mettere un freno alla perdita di posti di lavoro. Molto cauto è stato il presidente della Provincia Giovanni Miozzi. «C'è molta attenzione sulla CEMENTIROSSI e questo non giova; dobbiamo prendere delle decisioni, che potrebbero anche causare dei rischi enormi: non so se fare ricorso al Consiglio di Stato sia la strada giusta. Si potrebbero dare autorizzazioni di compromesso, presentare nuovi progetti, aspettare che cambino le normative: ci sono molte ipotesi e variabili. Dobbiamo valutare tutti insieme. Penso che sia difficile una mediazione sul territorio, ormai ognuno resta della sua idea».G.G.