|
MARANO - FUMANE. Parere negativo alla richiesta di scavo avanzata dalla
Cementirossi su 26 ettari di collina all´interno del Parco della Lessinia
La Soprintendenza salva Marezzane
Giancarla Gallo
La richiesta per la miniera non è stata accolta e il «caso» rimbalza in Regione
con un´interrogazione di Franchetto: «Cosa succederà?»
e-mailprintvenerdì 16 dicembre 2011 PROVINCIA, pagina 26
Marcia a difesa della collina di Marezzane| Esterni del cementificio di
FumaneMarezzane non si tocca. Lo ha deciso la Soprintendenza ai beni
architettonici e paesaggistici di Verona, che il 6 dicembre scorso ha comunicato
alla Regione che la richiesta di scavo da parte di Cementirossi non si può
accogliere. Ieri il consigliere regionale dell´Italia dei valori, Gustavo
Franchetto, ha presentato al consiglio regionale un´interrogazione a risposta
immediata. «Dopo il no della Soprintendenza alla miniera di Marezzane, cosa
intende fare la Regione?», chiede Franchetto, «visto che il suo parere è
vincolante, la Regione intende rigettare il progetto della Cementirossi?».
Domanda pertinente visto che, nel giugno dell´anno scorso, la Regione aveva dato
parere favorevole alla valutazione di impatto ambientale per l´estrazione
mineraria del cantiere di Marezzane, che ricade in buona parte dentro il Parco
naturale della Lessinia, e che avrebbe occupato 26 ettari. In quell´occasione la
Regione, oltre al parere favorevole di «compatibilità ambientale» sul progetto
di scavo, aveva dato il via libera anche al rinnovo della concessione mineraria
fino al 31 dicembre 2034.
L´amministrazione regionale aveva richiesto il parere vincolante alla
Soprintendenza regionale, dove la pratica però non è mai arrivata e, dopo oltre
un anno a bocce ferme, su richiesta della stessa amministrazione regionale, la
questione è passata il 25 ottobre alla Soprintendenza di Verona, che si è
espressa entro i termini previsti, dieci giorni fa.
«Il no della Soprintendenza», ha affermato il capogruppo Franchetto, «è un colpo
durissimo per la Cementirossi, visto che si tratta di un parere vincolante.
L´intervento si pone in netto contrasto con la legge regionale, che ha creato il
Parco della Lessinia. Scavi e sbancamenti minerari non si possono conciliare con
la protezione di suolo e sottosuolo, dell´ambiente naturale, storico,
architettonico e paesaggistico della nostra Lessinia».
«SalValpolicella nel rallegrarsi per il parere negativo della Soprintendenza
sugli scavi di Marezzane, auspica che questo importante nuovo segnale di
attenzione ai valori del territorio della Valpolicella venga recepito da tutti i
pubblici amministratori come elemento fondante per le future scelte di
pianificazione territoriale», ha detto il presidente dell´associazione
Salvalpolicella, Pieralvise Serego Alighieri, che ricorda come lo stesso 8
giugno 2010 la Regione, in due commissioni diverse, avesse dato parere
favorevole sia alla costituzione del Parco regionale della Valpolicella e alla
valutazione di impatto ambientale per lo scavo di Marezzane.
«A tal proposito», continua Serego Alighieri, «ci auguriamo che anche la
proposta di legge d´iniziativa popolare per la costituzione del Parco della
Valpolicella venga presto esaminata e presa seriamente in considerazione dagli
organi regionali competenti».
Questa mattina nella sede di Legambiente a Verona, è in programma una conferenza
stampa su «Marezzane non si tocca, parere negativo e vincolante a tutela del
paesaggio e del Parco». Intervengono il presidente del Parco regionale della
Lessinia, Claudio Melotti; Daniele Todesco, presidente dell´associazione
Valpolicella 2000; Mimmo Conchi, presidente del comitato Fumane Futura; Lorenzo
Albi, presidente di Legambiente sezione di Verona. Verranno spiegate le
motivazioni che hanno spinto la Soprintendenza veronese a dire no agli scavi
nella collina, oggetto da diversi anni di manifestazioni per la salvaguardia del
sito con lo slogan «Marezzane non si tocca».
«Non entro nel merito delle scelte della Soprintendenza», dichiara il sindaco di
Fumane, Domenico Bianchi, «ora si vedrà. Indubbiamente cambiano gli scenari di
riferimento e si devono fare valutazioni importanti». La direzione della
Cementirossi per il momento non rilascia dichiarazioni.
|