L'ARENA  del 22 luglio 2011

       

FUMANE. Si allarga il fronte dell'inquinamento: sotto osservazione anche le emissioni della Exide, che produce batterie

Piombo, un problema pesante
Un «summit» per fare il punto

Giancarla Gallo
La settimana prossima una conferenza dei servizi con la Provincia; sul fronte-cementificio i carotaggi confermano la presenza di metalli e anche d'acqua
e-mail print Venerdì 22 Luglio 2011 PROVINCIA, pagina 21
Da un lato il cementificio, dall'altro l'Exide: è impegnato su un duplice fronte ambientale il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi. L'ultima novità riguarda la presenza di piombo, con valori molto al di sopra dei limiti, per quanto riguarda le emissioni dell'Exide (ex York), azienda che produce batterie per auto: lo dicono le analisi effettuate dall' Arpav.
Valori alle stelle per arsenico, cromo, cobalto, mercurio, nichel, piombo, cadmio e vanadio risultano invece dai carotaggi nelle località Ziviana e Gardelin, all'interno della vecchia area di scavo della cementeria,dove furono sepolti rifiuti, come ha testimoniato un dipendente della Cementirossi.
«Il nostro obiettivo è tutelare la salute dell'ambiente e dei cittadini», afferma Bianchi, «quindi stiamo andando avanti con gli approfondimenti. La settimana prossima ci sarà una conferenza di servizi, cui parteciperà anche la Provincia, per relazionare sulla situazione dell'Exide, mentre la settimana scorsa ho convocato i consiglieri e la commissione ecologia per informarli sulle analisi sui carotaggi».
Tali carotaggi sono stati eseguiti dall'1 al 3 marzo scorsi dalla ditta Italgeo di Pavia con sondaggi geognostici, come spiega nella sua relazione il geologo Roberto Zorzin, incaricato delle analisi dai comuni di Marano e Fumane, in due aree della concessione mineraria Monte Noroni non più soggette a coltivazione, alla Ziviana e a Gardelin. I carotaggi sono stati eseguiti direttamente da Zorzin, mentre la ditta Chelab di Treviso, che collabora con Cementirossi, ha stilato un report fotografico delle «carote» stesse, che si trovano ora nello stabilimento.
Nel luglio 2010 erano state eseguite tomografie elettriche di resistività e tomografie sismiche per onde di compressione: due a Ziviana e una a Gardelin. Tracce di acqua, e quindi la possibilità che i metalli possano aver toccato le falde, sono state trovate nel primo sondaggio e nel terzo. Nella relazione, infatti, Zorzin dice che «nel primo sondaggio il carbone a 8 metri di profondità risultava bagnato», mentre nel terzo sondaggio si è trovata «presenza di falda di cui una abbondante a 11 metri di profondità». L'area è la stessa sulla quale sta nascendo il Parco naturalistico didattico.
E proprio su questo ironizza «Futura News», distribuito in tutte le case dei fumanesi. «L'area interessata dalla ricerca di inquinanti è grande come sei campi da calcio, non è poco fare solo tre carotaggi?», si legge nel giornale del comitato Fumane Futura e di Valpolicella 2000. «Più che Parco naturalistico bisogna parlare di Parco delle discariche».
Nel periodico viene denunciata anche la presenza di diossine e Pcb nelle emissioni dal cementificio, sulla base delle ultime analisi, e viene annunciato un altro ricorso al Tar da parte dei due comitati, con Legambiente, cittadini e aziende, contro l'autorizzazione alla Cementirossi di usare rifiuti, come espresso nella sentenza del 1 marzo. «Lo scorso 24 marzo l'azienda ha presentato una richiesta per poter utilizzare 54.500 tonnellate tra cui, ancora, le ceneri degli inceneritori», si legge nel giornalino. «La Provincia, con determina del 6 aprile 2011, autorizzava fino al 30 settembre 2011, l'utilizzo dei rifiuti nelle tipologie e quantitativi richiesti. Cementirossi non solo ha scelto la strada più prevedibile, quella del ricorso al Consiglio di Stato, ma ha presentato anche la richiesta di sospensiva».
L'assessore all'ecologia della Provincia, Fabio Venturi, assicura che l'azienda sta operando in procedura semplificata. «Non abbiamo nessuna intenzione di andare contro la sentenza del Tar. La quantità di 54 mila tonnellate all'anno era stata richiesta dall'azienda tempo fa, prima della sentenza, e ha valore limitato».