FUMANE e MARANO. Il gesto a pochi giorni dal parere negativo allo scavo di
Marezzane. Dura condanna del sindaco
Due parabrezza sfondati: nel mirino
le auto dei presidenti ambientalisti
Giancarla Gallo
Danneggiati Daniele Todesco (Valpolicella 2000) e Mimmo Conchi (Fumane
Futura)
e-mailprintmercoledì 04 gennaio 2012 PROVINCIA, pagina 20
L´auto di Mimmo Conchi, presidente di Fumane Futura, con il parabrezza
sfondato| Una vite ... Intimidazioni, taglio di vigne a un´azienda
fumanese e parabrezza delle auto sfondati ai presidenti delle
associazioni Valpolicella 2000 e Fumane Futura. Comincia male il 2012
per i comitati di cittadini che da anni si battono a suon di ricorsi
contro i progetti di ampliamento dello stabilimento della Cementirossi e
di nuova escavazione.
«I dispetti arrivano a pochi giorni dal parere vincolante negativo allo
scavo di Marezzane, dato dalla Soprintendenza di Verona il 16 dicembre
scorso», spiega Daniele Todesco, presidente di Valpolicella 2000, che ha
trovato sotto Natale il parabrezza della sua auto sfondato,
presumibilmente da un masso. La vettura era parcheggiata nel cortile
sotto casa. Todesco ha presentato una denuncia alla stazione dei
carabinieri di Negrar.
«Anche la scorsa primavera, dopo l´annullamento da parte del Tar del
Veneto delle autorizzazioni provinciali del 1° marzo, si erano
verificati fatti simili con intimidazioni, croci appese con i nostri
nomi per il paese e taglio di vigne».
«Sono chiari messaggi di tipo mafioso», si legge nel comunicato stampa
congiunto delle due associazioni, «messaggi che non appartengono alla
cultura della valle e siamo certi che nulla hanno a che spartire con la
legittima battaglia per la tutela dei propri diritti da parte dei
lavoratori dell´azienda».
Nel comunicato si pone una questione: «È un caso che tra gli affari che
saltano nello stop ai progetti espansivi del cementificio c´è quello dei
rifiuti?». «È strano che simili casi si verifichino in paesi impegnati
con la scuola in progetti sulla legalità», aggiunge il presidente di
Fumane Futura, Mimmo Conchi, che ha trovato danneggiato ieri mattina il
parabrezza della sua auto, parcheggiata in cortile. «La cosa grave è che
mi sono entrati in casa», dice. «Noi non siamo mai ricorsi alla
violenza, abbiamo solo presentato ricorsi in base alla documentazione
presente su progetti che potevano ledere la collettività. Non è un caso
che, a distanza di pochi giorni, lo stesso atto vandalico, con la stessa
modalità, sia accaduto ai danni dei due presidenti delle associazioni.
Non è un caso che per la seconda volta siano state tagliate le vigne ad
un viticoltore, che ha presentato ricorso alle autorizzazioni della
Provincia. Atti che abbiamo denunciato alle forze dell´ordine. Ci sembra
giusto che si debbano denunciare comportamenti inaccettabili, anche se a
danno dell´azienda, contro cui non abbiamo nulla e soprattutto parlare
contro un silenzio omertoso».
Ferma condanna da parte del sindaco di Fumane, Domenico Bianchi: «Atti
di questo genere non sono assolutamente giustificabili, invito a una
chiara dialettica e al confronto democratico». Ferma condanna per gli
episodi e solidarietà alle vittime sono state espresse da tutte le sigle
sindacali e dalle Rsu di Cementirossi, che hanno sottolineato di aver
sempre sostenuto il confronto dialettico. «Nel comunicato delle
associazioni si parla di un linguaggio mafioso del dire e del non dire,
di addossare ad altri responsabilità mai accertate», sottolineano i
sindacati uniti. «Se si hanno precisi sospetti, ci si rivolga agli
organi di polizia con le denunce del caso. È legittimo che i lavoratori
abbiano a cuore il loro posto di lavoro e non sono certo alla ricerca di
tensioni sociali, ma di tranquillità. Riteniamo inoltre legittimo
esprimere liberamente la nostra opinione anche nei confronti del parere
della Soprintendenza, senza che questo sia visto come un oltraggio».
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