MARANO. Si è svolta domenica con grande successo di pubblico
«marezzane non si tocca»
La protesta diventa festa
Un migliaio di partecipanti alla settima passeggiata nata per dire no
agli scavi della Cementirossi
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mercoledì 10 ottobre 2012 PROVINCIA, pagina 33
Una grande festa con lo slogan «marezzane non si tocca» si è svolta
domenica: hanno partecipato un migliaio di persone, nonostante la strada
a valle fosse chiusa per la «Veronamarathon». Nata con una forte carica
contestativa nel 2006, la manifestazione ha assunto volutamente e sempre
più l´aspetto di un momento gioioso. Mai si era vista tanta gente a
marezzane, ovunque fin dal mattino presto a camminare nei bei sentieri
della zona. Bambini e adulti alle prese con le proposte del Ludobus
della cooperativa Hermete, poi nel pomeriggio i laboratori di Marinamu e
lo spettacolo di burattini con le magnifiche valige del progetto
Favolavà. E poi Chiara che racconta favole e i laboratori insieme con
Costanza. Nel sottofondo la musica che, in modo estemporaneo e
imprevisto, alcuni partecipanti hanno voluto regalare alla festa che ha
riproposto gli ormai classici gnocchi di malga a mezzogiorno e a sera il
risotto all´amarone.
«È stata evidente la crescita di consapevolezza della straordinarietà
del luogo e dell´altrettanto sempre più evidente assurdità di ipotizzare
gli scavi di Cementirossi per estrarre marna nella zona o surreali
ampliamenti industriali», hanno detto gli organizzatori, Fumane Future e
Valpolicella 2000, cui quest´anno si è aggiunto il Gruppo Italian
Ricerca Orchidee Spontanee (Giros). «marezzane sta diventando sempre più
luogo simbolo in cui il futuro della Valpolicella e della Lessinia si
vuole riconoscere».
Nel pomeriggio c´è stato un momento significativo. Una sorta di «isola
ecologica» in cui rappresentati di associazioni veronesi hanno avuto
modo di incontrarsi e riprogettare un futuro momento: una marcia in
Valpolicella in cui chiamare a convergere tutte le realtà veronesi
impegnate nella difesa e valorizzazione dei territori. La festa si è
tenuta come di consueto a malga Biancari e nel prato antistante, «spazio
comunale, per un giorno restituito alla sua corretta destinazione di uso
pubblico», hanno sottolineato gli organizzatori: «è sempre più urgente
che il servizio di accoglienza su come affrontare le escursioni, visto
la serie di incidenti accaduti nella zona, possa essere garantito con
continuità per tutto l´anno. Su questo il Comune deve fare delle scelte.
Sappiamo che alcune realtà hanno offerto la disponibilità a fornire tale
servizio».
E concludono: «A macchiare la giornata i danneggiamenti ad alcune auto
su cui stanno indagando le forze dell´ordine». G.G. |