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L’ARENA venerdì 27 aprile 2007 provincia pag. 27
FUMANE. La presentazione del progetto per aumentare la produzione e
ridurre l’inquinamento dello stabilimento nella valle dei Progni ha
innescato il dibattito sulle scelte dell’amministrazione comunale
Cementificio, le minoranze chiedono unità
Bianchi alla maggioranza: «Serve una linea comune». Fumaneri contrario: «È
un’enormità»
Fumane. Ci vogliono controlli approfonditi sull’inquinamento, studi
adeguati, e la situazione non va presa sotto gamba: questa la posizione
prudente espressa dalle minoranze all’indomani della presentazione in
consiglio comunale del maxi progetto di ristrutturazione del cementificio.
Tale progetto prevede un notevole incremento del complesso industriale,
con l’ammodernamento degli impianti e la realizzazione di una torre alta
92 metri. Obiettivo: ridurre al minimo l’inquinamento.
Oltre ad essere stato illustrato agli amministratori comunali, il progetto
è già stato presentato alla Provincia, ma non è consultabile dal pubblico,
perché in attesa di un brevetto. «Questo intervento è stato proposto quasi
di nascosto, senza avvisare o invitare la popolazione, quando è in gioco
il futuro del paese per altri 50 anni», denunciano le minoranze.
Nell’ambito dello stesso schieramento di «Comunità fumanese» ci sono però
posizioni diverse. Nettamente contrario a un ampliamento è Antonio
Fumaneri, a lungo sindaco di sant'Ambrogio: «E’ un’enormità quella che è
stata presentata. La cementeria andrà avanti a lavorare ancora per chissà
quanti anni, non è certo un nuovo impianto che può risolvere il problema
dell’inquinamento. Qui stiamo parlando di salute, di aria che respiriamo
minuto per minuto, ogni giorno; di tonnellate di cemento e altre sostanze
che si bruciano e si impastano, continuamente. Come fanno a dire che è
tutto a posto, che tutto è in regola? I controlli non sono scrupolosi!».
E’ decisamente arrabbiato Fumaneri, che sottolinea il grande potere in
mano al Comune. «Sembra che non si rendano conto di cosa sta succedendo.
Sto svolgendo indagini personalmente e al momento giusto parlerò e farò
vedere il mio dossier con i dati che ho raccolto. La salute della gente è
la prima cosa importante, e di conseguenza il traffico. Il problema è
quello dell’accumulo; continuiamo a respirare sostanze che si accumulano
dentro il nostro corpo. Il fatto stesso che vogliano fare nuovi impianti
vuol dire che quelli in uso inquinano».
E sulla sorte dei vecchi impianti, che verranno prima spenti e poi
gradualmente demoliti, si interroga anche Domenico Bianchi, che, pur
essendo moderatamente favorevole all’innovazione industriale e al
potenziamento della produzione, è molto scettico sull’uso di gessi, ceneri
da inceneritori, ecc. «Bisogna essere veramente sicuri delle sostanze che
vengono bruciate ed effettuare maggiori controlli sulla qualità dell’aria,
per la salute della popolazione e la sicurezza. Certo, il fatto che venga
diminuita l’estrazione di marna è positivo, ma con che cosa? Come facciamo
a essere sicuri, non bastano assicurazioni generiche, ci vogliono
controlli. In secondo luogo è necessario e urgente uno studio adeguato per
risolvere il problema del traffico in paese».
Bianchi, già in consiglio comunale, aveva sottolineato la necessità di
unire gli sforzi della maggioranza e della minoranza, per gestire questa
situazione e aveva indicato come primo riferimento il consiglio comunale,
che ha la capacità di decidere e porre delle condizioni, se necessario.
«Possiamo portare nelle sedi istituzionali le nostre posizioni e le nostre
richieste», conclude Bianchi. «Per questo bisogna ritrovarci a discutere e
tenere una linea comune».
Giancarla Gallo
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