Anche se spesso non ci facciamo caso, a Marano viviamo ogni giorno a fianco della storia: è difficile non girare lo sguardo intorno a noi e non trovare una casa, una villa, una chiesa vecchie di parecchi secoli. Ma la storia non è fatta solo di chiese e ville, di monumenti insomma, è fatta anche di gente che si è costruita la propria casetta, che ha coltivato i campi che ha lasciato dispersi qua e là i più diversi segni della propria presenza: strade e viottoli, muri a secco e capitelli, boschi e pinete, alberi d’alto fusto e siepi. Possiamo tranquillamente dire che in Valpolicella non c’è nemmeno un angolino che non sia stato modificato, modellato, dall’intervento dell’uomo.
sono bambini, né animali da cortili, nessuno occupa più le semplici panchine di pietra sistemate apposta appena fuori dal portone per conversare con i passanti, per far filò d’estate.
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