Ma tutto questo non bastava, la vita era talmente dura che si doveva per forza ricorrere più in alto: ed ecco le strade costellate di croci di pietra a larghe braccia e, durante le rogazioni, ogni slargo, ogni incrocio ospitava un capitello provvisorio, un altarino, addobbato con la sua bella tovaglia bianca e un vaso di fiori, con al centro il quadro del Sacro Cuore e a lato, malamente celato, un paniere pieno d’uova. Sempre in primavera delle piccole croci di rametti d’ulivo venivano sistemate in capo al filare, o dove sembrava ci fosse più bisogno.
sofferenza loro affidata da ignoti pittori di passaggio, troviamo statuette di serie similplastica, modello santuario famoso e di moda, ma forse segnate da identica passione e devozione.
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