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RACCONTAR MARZO A MARANO

Tre serate per parlare al cuore

20 . 27 Marzo . 3 Aprile 2014

marzo01Tre grandi voci femminili della letteratura mondiale quest’anno nella rassegna Raccontar Marzo, iniziativa della Pro Loco di Marano Valpolicella per proporre autori e testi in grado di risvegliare e accendere il piacere di leggere, piacere che è e sarà sempre ingrediente prezioso del piacere di vivere. Le tre voci vengono da lontano, Wislawa Szymborska dalla Polonia, Emily Dickinson dagli Stati Uniti di un secolo e mezzo fa, Alice Munro, dalla provincia canadese, premio Nobel della Letteratura 2013.

Un tempo era tradizione “chiamare” marzo, (ciamar marso): gruppi di giovanotti che da un versante all’altro delle valli, con l’ausilio di grossi imbuti, le prime sere del mese si urlavano a vicenda frasi scherzose. Un rito di propiziazione della primavera: la natura che rinasce va incoraggiata e magari chiamata a gran voce. Come la primavera, anche la bellezza della vita, ricca di stimoli e soddisfazioni, va cantata e raccontata, con le parole dei poeti che parlano al cuore degli uomini e delle donne, che parlano o scrivono del mondo, della vita, dell’anima, di noi insomma, con parole e immagini che continuano a regalarci sorprese ed entusiasmo.

Come è tradizione di “Raccontar marzo”, non si è pensato a dotte conferenze, ma a incontri familiari (a cui contribuisce anche un momento conviviale a fine serata) con un semplice impianto di messa in scena, affidati a persone che non solo hanno approfondito tematiche e stili, ma che hanno anche provato a ri-costruire, a ricreare la dimensione poetica quasi dal vivo, unendo acume critico e passione umana e culturale.

 

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Giovedì 20 Marzo – ore 20.30

Chiesa di San Marco al Pozzo – Valgatara di Marano Valpolicella

INGRESSO GRATUITO

 

WISLAWA SZYMBORSKA

poesia dell’attimo

Guariente Guarienti voce recitante

Gaia Guarienti voce recitante

 

Poetessa polacca premio Nobel 1996, scomparsa poco più di un anno fa, Wislawa Szymborska, ha cantato con la sua voce, con accenti apparentemente semplici e colloquiali, ma con un sorriso irresistibile, le cose, le circostanze, i momenti della nostra vita quotidiana, che diventano immagini e porta bandiera di una filosofia prontamente umana. Anche il fare poesia è oggetto della sua bonaria saggezza: “In effetti ogni poesia/ potrebbe intitolarsi <<Attimo>>.// Basta una frase/ al presente,/ al passato o perfino al futuro:// basta che qualsiasi cosa/ portata dalle parole/ stormisca, risplenda,/ voli nell’aria, guizzi nell’acqua,/ o anche conservi/ un’apparente immobilità, ma con una mutevole ombra;// basta che si parli/ di qualcuno accanto a qualcuno;/ …. // che nero su bianco,/ o almeno per supposizione/ per una ragione importante o futile,/ vengano messi punti interrogativi,/ e in risposta – / i due punti.” (In effetti la poesia). Con poche pennellate Szymborska riassume e risolve secoli e biblioteche di dibattiti e teorie critiche, per lasciarci alla fine con uno sberleffo e una lapidaria verità. Nel corso della serata un ricordo e un pensiero per Pietro Marchesani, studioso veronese e impareggiabile traduttore di molti scrittori polacchi.

 

 

Giovedì 27 Marzo – ore 20.30

Sala Polifunzionale di Valgatara – Marano Valpolicella

INGRESSO 5,00 euro

 

EMILY DICKINSON

poesia come arte-vita

Raffaella Benetti voce recitante

Tommaso Castiglioni musica

 

Emily Dickinson nella pièce teatrale Emily, di e con Raffaella Benetti, musica dal vivo di Tommaso Castiglioni. Luce e tenebra, estasi della solitudine e brama del contatto, felicità del vuoto e ricerca della pienezza, raggelato rigore puritano e sotterraneo fremito della passionalità: di queste contraddizioni, di queste tensioni vive la poesia di Emily Dickinson, così come il partecipe, intenso ritratto teatrale che Raffaella Benetti ci offre in questo spettacolo. Raffaella-Emily misura e delimita lo spazio alternando titubanza e fermezza e vi traccia il recinto incantato della propria felice e disperata prigione, dove si rinchiude con il suo tavolino, scrittoio e barricata, posseduto quasi fisicamente come un nido sul quale appollaiarsi o un palcoscenico su cui danzare. Nel luogo deputato alla creazione letteraria, non vengono tracciate solo lettere, ma anche i segni di una scrittura del corpo: che è qui destinato, più ancora della parola, ad esprimere il profondo dualismo di una vita e di un’arte.

 

 

Giovedì 3 Aprile – ore 20.30

Chiesa di San Marco al Pozzo – Valgatara di Marano Valpolicella

INGRESSO GRATUITO

 

ALICE MUNRO

poesia nei paesaggi umani

Margherita Sciarretta voce recitante

Giorgia Zandonella Golin flauto

 

Margherita Sciarretta, accompagnata e sostenuta dal flauto di Giorgia Zandonella Golin, legge e interpreta alcuni passi di Alice Munro, la scrittrice canadese che ha pubblicato una decina di libri di racconti. “Maestra del racconto breve” è stata definita nelle motivazioni del Nobel: in poche pagine riesce a dipingere paesaggi umani completi e storie di vita che si illuminano a vicenda. I suoi personaggi umili e dimenticati della campagna canadese diventano eroi della complessa civiltà contemporanea, la quale, al di sotto della patina borghese e tecnologica, ha conservato intatte le dinamiche umane e sociali delle comunità semplici di un tempo, che la Munro sa far risaltare con lucidità di introspezione psicologica e con felicità di tecnica narrativa.

 

 

INFOPOINT

Ass.ne Pro Loco di Marano Valpolicella

via Monti Lessini, 9 – Marano Valpolicella

tel. 045 68 00 493 – prolocomarano@libero.it

www.prolocomarano.it

 

Gli eventi inizieranno rigorosamente alle ore 20.30.

 

Ass.ne Pro Loco di Marano Valpolicella ringrazia don Andrea Ronconi per l’ospitalità concessa nella chiesa di San Marco al Pozzo.

 

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