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Alla scoperta dei forti con la Pro loco

L’Arena 20 ottobre 2012

marano. Oggi prima visita con passeggiata fino a Monte e a Ceraino

Alla scoperta dei forti con la Pro loco

sabato 20 ottobre 2012 PROVINCIA, pagina 35

Due luoghi, due storie, da riscoprire con la pro loco. Due escursioni gratuite con visita guidata a due posti fra i più suggestivi della valle, ma fra i meno conosciuti: i forti austriaci di Monte e Ceraino, oggi, e la Chiesa di San Marziale a Breonio, sabato prossimo. Tra il 1849 ed il 1852 per proteggere la strada per il Brennero e lo sbocco della Val d´Adige, gli austriaci crearono la piazza di sbarramento di Rivoli-Ceraino con quattro forti: la Chiusa Veneta ed il Hlawaty a Ceraino, il Mollinary a Monte di Sant´Ambrogio ed il Wohlgemuth a Rivoli. Il progetto delle opere venne svolto dall´I.R. Ufficio delle Fortificazioni di Verona e direttore dei lavori fu il maggiore del Genio Felia von Swiatkiewich. Nella collocazione di questi forti gli austriaci tennero conto sia della posizione topografica e della morfologia del sito, sia delle esperienze maturate nelle precedenti campagne militari. L´appuntamento per la visita dei forti è alle 14 nel parcheggio di Rugolin (vicino alla rotonda all´inizio di marano), quindi ci si reca in auto fino al centro di Monte. Da lì, alle 14,30, si parte a piedi verso le mete, percorrendo, in circa un´ora, un´ora e mezza, la strada militare che collega i forti di Monte e Ceraino e scende fino in riva all´Adige. Ritorno a Monte con pulmino. Sabato 27 (raduno sempre a Rugolin alle 14, da cui in auto si raggiunge Breonio) si svolgerà la visita alla chiesa di San Marziale a Breonio. Molti la identificano con il possente rudere che si trova sul bordo della valle dei Progni sulla strada per Molina. San Marziale invece è nascosta al centro del paese, circondata dalle splendide corti in pietra tipiche della Lessinia. Si tratta di un piccolo prezioso gioiello del Rinascimento veronese: tutta l´abside è stata affrescata in due riprese dai migliori pittori veronesi dell´epoca. Gli studiosi hanno fatto i nomi di Francesco Morone e di Domenico Brusasorzi: la magnifica pala lignea al centro dell´abside è opera della bottega dei Badile. La passeggiata si svolgerà lungo i vecchi sentieri che creavano una rete ancora oggi utile per andare alla chiesetta di San Giovanni in Monte Loffa.G.R.

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